Bisogna essere grati alle due amiche, giornaliste, colleghe Alessandra e Cristiana per aver dato eco alla sollecitudine del papa e aver dato voce a dodici donne cristiane, uniche, vicine, esemplari eppure incontrabili, capaci di essere presenza con parole e opere nella nostra modernità così immemore, benché affamata di Dio.
Non inganni il titolo che pare strizzare l’occhio a certo neofemminismo cattolico. La copertina fucsia, quel “tenacemente donne” suggeriscono un revanchismo polemico che non trova spazio nelle protagoniste e nel punto di vista di chi le racconta. Allo stesso tempo non è una galleria di santini, una serie di fotografie edificanti come si trovavano, un tempo, su certe riviste cattoliche che giacevano sui centrini del comò, tra la teiera e l’oleogramma del Sacro Cuore. Ogni capitolo una storia, ogni storia un modo di essere femminile, non per esaltare un’identità di genere (oggi il termine si offre a interpretazioni ben al di là dell’azzurro e del rosa) ma la ricchezza variegata di una genialità cui non molto tempo fa fu dedicata un’enciclica. Ogni persona è unica e irripetibile e ogni donna lo è, non può essere appiattita e confusa in nessuna categoria.
Marcella è suora, infermiera e missionaria: il Kosovo, il Brasile, Tahiti, a combattere contro la malvagità della natura e degli uomini. È lei il baluardo e l’anima di Waf Jeremi, una baraccopoli abbandonata alle cosche della droga, ai topi e alle malattie.
Jocelyne era una combattente, croce tatuata sul braccio, e bombe a mano in tasca, a difesa del suo paese, il Libano. Folgorata da Giovanni Paolo II, cambia le armi con l’impegno a favore della vita, costruisce ponti di solidarietà e comprensione in una terra lacerata.
Nasreen è pakistana e sa che essere donna è un marchio d’infamia, che nulla ti sarà concesso e perdonato, che il fuoco o l’acido puniscono la voglia di libertà. Il suo sari bianco e rosso porta diritti e lavoro, ascolto e protezione.
Poi c’è Nancy Rebecca, che faceva l’analista finanziaria alla Disney e ha lasciato tutto per occuparsi di reduci di guerra, malati nell’anima, segnati per sempre dalla violenza.
Costanza è semplicemente una madre e una giornalista, una scrittrice affermata, orgogliosa della sua fede e convinta che nulla le è tolto in Cristo, né i problemi quotidiani né la bellezza, neanche la passione per lo smalto fiammante di Chanel.
Clara Gaymard è una manager potente, capo della general Electric di Francia, ma ha imparato da un padre santo, Jerome Léjeune, che i doni ricevuti devono essere ridonati.
Cristiana è una badessa di clausura, madre di decine di figlie, e conosce il mondo più di chi l’ha calpestato di viaggi.
Marcella ha seguito don Oreste Benzi nel darsi tutta agli ultimi, i più difficili, i disabili gravi; Cristina è “solo” una povera donna cui il Signore ha guardato, Nadia, una sposa e madre ferita, è stata cambiata dal perdono.
Chiara era bella, giovane, allegra. È una santa, con i due bambini che ha dato alla luce contro ogni logica medica, solo per abbracciarli e consegnarli al padre. Stroncata da un male terribile non aveva altro da dare che se stessa, per generare miracoli.
Hanaa, cristiana copta, dà vita al primo Focolare femminile in Egitto, e sa che una rivoluzione che duri si fa col dialogo e la comunione: non sono parole, in una terra dove andare a Messa è un azzardo, ogni chiesa un possibile rogo.
Dodici donne che vorresti incontrare, una ad una: così libere, tenaci ed estreme, nel coraggio e nella generosità. Così dolci e determinate, così madri, così felici, realizzate, nel portare Dio al mondo, nel portare a Dio il mondo, affidato loro con un compito prezioso e speciale.
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Alessandra Buzzetti, Cristiana Caricato, “Tenacemente donne”, Paoline, 2013.
Il libro sarà presentato nell’ambito dell’incontro “Il Vangelo delle donne. Testimonianze al femminile nella chiesa di oggi”, sabato 19 ottobre 2013, ore 17, Sala Pio X – via dell’Ospedale, 1 (angolo via della Conciliazione) – Roma.
L’incontro è organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e dalle Edizioni Paoline. Saranno ospiti Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione; Lucetta Scaraffia, docente di Storia contemporanea nell’Università di Roma La Sapienza; Marcella Sonnino, Associazione Giovanni XXIII; Jocelyne Khoueiry, Movimento La Libannaise-Femme du 31 Mai – Libano. Modera Marina Ricci, giornalista.