Sono almeno sei le persone rimaste ferite negli scontri di oggi a Roma, avvenuti durante la manifestazione organizzata dai movimenti per la casa nel giorno in cui al ministero degli Affari regionali si svolge la Conferenza Unificata Straordinaria dell’Anci sulle politiche dell’abitare. Gli attivisti chiedono in particolare il blocco degli sfratti e risorse per garantire il diritto all’abitare. Le forze dell’ordine hanno fermato otto manifestanti, mentre i feriti, tutti in modo non grave, sono stati portati in diversi ospedali della città: quattro carabinieri e un attivista sono al Santo Spirito, mentre un’altra manifestante è all’Umberto I. Circa dieci persone, quasi tutti agenti, sono state invece medicate sul posto.
Ancora scontri e violenza nel centro di Roma, dove centinaia di manifestanti dei movimenti per la casa si sono riuniti dopo il corteo del 19 ottobre scorso. La protesta ha preso il via questa mattina davanti a Montecitorio, per poi spostarsi verso Palazzo Chigi e la Galleria Sordi: i manifestanti hanno quindi bloccato la circolazione del traffico in via del Corso, dove si sono registrati i primi tafferugli con lancio di oggetti e bombe carta in direzione degli agenti schierati in tenuta anti sommossa. Scontri più violenti sono avvenuti poco dopo in via del Tritone, ancora nel centro della capitale, dove i manifestanti hanno utilizzato le aste delle bandiere per colpire le forze dell’ordine precedentemente schierate a difesa del ministero degli Affari regionali. Alcuni partecipanti al corteo hanno assaltato un blindato, salendoci sopra e scontrandosi con i poliziotti che tentavano di farli scendere. Provando poi a sfondare il cordone delle forze dell’ordine, altri manifestanti hanno spruzzato spray urticante contro gli agenti, i quali hanno risposto lanciando dei lacrimogeni. Attualmente il bilancio parla di due feriti, un poliziotto e un carabiniere, mentre i manifestanti si sono spostati verso piazza Fontana di Trevi, dove la tensione resta altissima. “Se questi qui non si spostano tra cinque minuti noi scateniamo la guerra”, ha urlato nel megafono un attivista dei movimenti per la casa rivolto alla folla.