Incidenti a Roma come era previsto. Diversi appartenenti ai movimenti no tav, per il reddito, la casa e l’ambiente si sono dati appuntamento nella capitale in vista del vertice Italia-Francia di oggi pomeriggio. I manifestanti hanno dato vita a un corteo “selvaggio” intorno al parlamento, sfondato alcuni blocchi di agenti e ferito un passante, secondo quanto si viene a sapere in questi minuti. In precedenza era stata attaccata la sede del Pd, colpevole secondo i manifestanti di aver votato no alla mozione di sfiducia nei confronti del ministro della giustizia, lanciando anche dei petardi e cercando di invaderla. 



I No Tav annunciano battaglia in una Capitale assediata. Il vertice Italia-Francia a Villa Madama potrebbe preludere a una nuova giornata di scontri. Oltre 3mila gli agenti di polizia, i carabinieri, le fiamme gialle e i vigili del fuoco che saranno schierati per proteggere gli obiettivi sensibili, primo fra tutti l’ambasciata di Francia in piazza Farnese. E’ allerta anche alle frontiere in quanto si temono che i black bloc arrivino anche da altri Paesi. Obiettivo delle proteste sono i finanziamenti alle grandi opere, prima fra tutte la Tav, da dirottare verso gli stipendi e le abitazioni. Nessuna richiesta ufficiale in questura per organizzare un corteo, ma soltanto il sit-in a Campo de’ Fiori dalle 16 alle 20. Il rischio di azioni dimostrative imprevedibili e difficilmente localizzabili si fa quindi più elevato. Il capo della Digos, Diego Parente, ha da giorni avviato un canale di dialogo con le parti meno intransigenti dei No Tav, ma piccoli gruppi violenti possono infiltrarsi in qualsiasi corteo. Gli anarchici francesi e lo zoccolo duro degli antagonisti daranno del filo da torcere alla polizia. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha tenuto una riunione in collegamento con la polizia francese, per coordinare meglio le azioni. Un funzionario di polizia prevede: “Quella di domani è l’ultima occasione di avere un po’ di visibilità prima di Natale e, di sicuro, non se la faranno scappare, qualcosa faranno di sicuro”.

Leggi anche