In questa situazione politica indecifrabile, con margini di manovra molto limitati per arrivare a una soluzione credibile di governo a livello nazionale, che ricaduta ci si può aspettare nel voto amministrativo di una grande città come Roma? Si va alle urne tra circa un mese e non si riesce bene a comprendere che tipo di strategia o di candidature possano presentare sia il centrodestra che il centrosinistra. Gianni Alemanno non sembra avere grandi chance in questa prossima campagna elettorale. Secondo molti, come sindaco della capitale, Alemanno non ha affatto convinto. E le critiche non arrivano solo dal centrosinistra, ma anche da ambienti del centrodestra e di quella che è la destra vera e propria, di Roma e del Lazio. Un grande scrittore e giornalista come Pierangelo Buttafuoco non ha peli sulla lingua al proposito: “Alemanno è stato il peggior sindaco di Roma, è destinato sicuramente a perdere”.
Ma il problema che oggi si presenta è che neppure nel centrosinistra pare che si affacci una candidatura credibile per arrivare al Campidoglio? Dopo la nomina di Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione Lazio, chi potrebbe candidarsi alla poltrona di sindaco per il centrosinistra?
Mi sono fatto un’impressione, cioè quella che il centrosinistra abbia quasi rinunciato al Campidoglio. E’ come se fossero entrati nell’idea di fare un passo indietro, come se aspettassero la “nuova ondata” del Movimento 5 Stelle anche su Roma. La candidatura che ci si aspetta, a sorpresa, si ridurrebbe a quella di Bianca Berlinguer.
Giudicando da queste considerazioni, sembra che a Roma si sia creato un grande scollamento politico?
Siamo di fronte a questa realtà. L’unico governatore del Lazio che ha fatto bene in questi anni è stato Francesco Storace. Poi tutto si è disperso. C’è scollamento politico a destra, ma anche a sinistra non si riesce bene a vedere che cosa esista di concreto e che cosa si possa affacciare all’orizzonte. Il contato con la città, con i quartieri popolari, con la stessa media borghesia si è lacerato. E la situazione sociale è di grande sofferenza per molti ceti sociali. In questi anni a sinistra ci si è piuttosto rifugiati nei salotti. Anche quest’ultima trovata di portare Nanni Moretti ad abbracciare Pier Luigi Bersani,si è rivelata piuttosto un boomerang, non ha proprio convinto nessuno.
C’era un tessuto anche di destra a Roma e nel Lazio, possibile che tutto sia stato disperso?
Quella che stiamo fotografando è l’attuale situazione. Con un sindaco impopolare, con una sofferenza sociale reale, con lo scollamento politico di cui parlavamo. Forse a destra si potrebbe tentare un colpaccio, smarcare tutti con un candidato come Giorgia Meloni, cioè una persona che dimostra di avare capacità e volontà, che parla la stessa lingua delle persone che a Roma ci vivono, tanto per intenderci. Ma è difficile fare previsioni anche su questo punto. Stiamo vivendo in una situazione politica che è quella che tutti possono vedere. A Roma tutto questo si riflette e pure si complica per gli errori passati.
(Gianluigi Da Rold)