Cosa porta ad alzarsi, una mattina d’aprile che è quasi estate, e postare su facebook “Buona domenica a tutti, oggi grande giornata di sole”. Cosa porta a vestirti, sistemarti quella divisa che hai tanto sognato, faticato, sofferto, mentre pensi di dare un bacio a tua moglie e dirle “è un giorno importante, ci sarà un sacco di gente”. La pensi, ricordando quell’aprile di soli due anni fa – ti sembra già una vita – eppure c’è la stessa freschezza di quella primavera. La senti vicina, come sempre, anche se l’hai lasciata andare, da poco tempo, troppo poco tempo… ma il suo ricordo sa renderti ancora felice.



Ai bambini piace, la tua divisa. Hai sperato di farla ammirare da un figlio, prima o poi, anche se sei grande, ormai… A tanti adulti piace di meno, lo sai. Quello Stato che servi, con orgoglio, che rappresenti, con onore, non è amato, vorrebbero rovesciarlo, sputarci su, e tu diventi un nemico, un traditore. Pensa un po’. Tu che hai lasciato Monreale, Palermo, per seguire un ideale scomodo, anche un posto di lavoro sicuro, ma ce n’erano altri, sai che nella tua terra fare il carabiniere è una scelta di parte, devi dichiarare con chi stai, e crederci davvero. Sangue normanno, sangue di pirati. Così diventi di fuoco quando parlano male dell’Arma, i giornalisti saccenti, quei politicanti che non conoscono il sacrificio, anche la paura, perché ne hai avuta, e non si commuovono come te davanti all’Altare della Patria.



Quando sei a Roma, sei più vicino, allo Stato. Non importa se tante cose non vanno, se avvampi davanti ai tricolori sbrindellati che s’ammosciano dall’asta dei Ministeri, se quei politici che vedi passare tutti i giorni, davanti ai palazzi del potere, non li capisci, non ti danno fiducia. Roma è bellissima, non resisti ogni tanto a una fotografia, le carrozzelle, lo struscio del Corso, la Colonna antica, ti ripagano dei colori del mare, degli arancini che hai lasciato a Monreale, e che ritrovi nei giorni di festa, con gli amici più cari. Oggi è una bella giornata di sole, ci sarà gente, giura il nuovo governo. 



Ne hai visti tanti, e ogni volta speri che sia un po’ meglio. Che sia la volta buona, un po’ di serenità, di prosperità, la rabbia è pericolosa, lo sai bene che i primi ad andarci in mezzo siete voi.  

Quelli delle barzellette, e amen se vi fate un mazzo così per vestire quella divisa, se vi sbattono da un capo all’altro d’Italia, se vi coprono pure gli insulti, che fanno più male. Voi che non potete, e non volete mai tirar fuori la pistola. Voi che 1500 euro al mese son pochi, e gli straordinari una benedizione. Voi allenati alla pazienza, a trangugiare le proteste, anche quelle giuste, e siete pronti a rischiare, e neanche ci pensate più, al pericolo. Sangue normanno, Giuseppe Giangrande, sangue da pirata, per questo hai messo come tuo simbolo sulla rete Jack Sparrow, tu vuoi quella baldanza, quella capacità di lottare e sorridere, quando ci vuole. 

Sembrava una buona domenica, e non immaginavi, uscendo di casa, che sarebbe finita in un lettino d’ospedale, con intorno medici indaffarati e in apprensione, e politici, ministri, muti di gratitudine e riconoscenti perché hai dato tutto, a quello Stato che rappresenti, come e più di loro. È bastato un pazzo – sarà pazzo davvero? – uno, due, tre colpi, e qualcuno è giunto a segno, a te è toccato il collo, prognosi riservata, rischio grave, ma tu non lo sai. È bastato un arrabbiato, ma di quelli cattivi, non una vittima, mia cara Presidente della Camera, che tu di vittime ne hai conosciute, della povertà, dell’ingiustizia e non sparano alla gente per strada. Tranquillo Giuseppe, c’è l’Italia che ti guarda, ti ammira, e chi ne aizza la parte peggiore si agita per giustificarsi, un po’ si vergogna. Dài pirata, rimettiti presto. Oggi la tua Juve ha vinto il derby, due colpi buoni, proprio alla fine, ed è quasi festa da scudetto. E al convento di Santa Rosalia, dove sei stato tante volte, lassù sul monte che guarda al mare, pregano tutti per te.

Le informazioni su Giuseppe Giangrande, gravemente ferito nell’attentato di ieri davanti a Palazzo Chigi, non sono inventate, ma desunte dalla sua pagina facebook. Guardatela, la bacheca è per tutti. Ha delle foto bellissime, piene di sole, di allegria e di vita. Ha delle parole antiche, rare e preziose, che dicono fedeltà e onore.