Come da previsioni Ignazio Marino ha vinto le primarie del Pd per il posto da candidato sindaco alle elezioni di Roma che si terranno a maggio. Ha vinto con circa il 50% dei voti anche se mancano ancora i risultati definitivi, ma la vittoria era comunque certa già da ieri sera perché i suoi rivali si sono posizionati comunque molto indietro: David Sassoli è infatti dietro di circa trenta punti percentuali mentre Paolo Gentiloni arrivato terzo ha ottenuto il 15% dei consensi. Da sottolineare anche l’affluenza molto elevata con circa centomila elettori che si sono recati a scegliere il candidato del partito. Ignazio Marino ieri sera ha immediatamente ringraziato i suoi elettori dicendo che adesso finalmente sarà “possibile liberare il Campidoglio”. Aggiungendo: “Grazie a tutti i romani che hanno trasformato questo esperimento di democrazia in una grande gioia. Ora a fine maggio dobbiamo liberare il Campidoglio da una politica oscura. Noi cambieremo tutto e lo faremo insieme”. Quindi i suoi punti chiave di programma: “Trasparenza, merito e decisioni strategiche prese insieme ai cittadini con referendum di indirizzo”. Ieri sera con un terzo delle sezioni scrutinate era questo il risultato che si profilava: Marino 51%, David Sassoli 28%, Paolo Gentiloni 14%, Gemma Azuni 4%, Patrizia Prestipino 2%, Mattia Di Tommaso 1%. Non sono mancate le polemiche come sempre quando si tratta di primarie. Cristiana Alicata della direzione regionale del Pd Lazio ha scritto su facebook che si sono registrate insolite e lunghe file di rom ai seggi: come sempre, ha detto, si registra uno straordinario interesse dei rom quando ci sono le primarie. Suggerendo così che fossero elettori pagati per dare una preferenza a un candidato preciso. 



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