“Oggi c’è un simbolo. Finisce l’ultimo dei rappresentanti di un movimento, Fini non ci sta più e Alemanno era l’ultimo rimasto con una forza nazionale. Forse è l’inizio di una nuova fase, o no?”. Questa la considerazione dell’imprenditore Alfio Marchini che, al primo turno di queste elezioni comunali, si era candidato per la carica di sindaco della capitale.
“Da questi ballottaggi le argomentazioni di chi pensava che il governo delle larghe intese avrebbe portato alla rovina il centrosinistra sono state demolite”. A dirlo è il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, commentando l’esito di queste comunali. Un giudizio è arrivato anche da Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, secondo cui “il dato che emerge dalle urne è un risultato storico per il centrosinistra del Lazio. La vittoria nei comuni di Viterbo, Fiumicino, Formia, Nettuno e, ovviamente, quella nella Capitale sono la conferma dello straordinario lavoro svolto dalle forze democratiche e riformiste sul nostro territorio”.
“Serve un congresso di apertura e rinnovamento e questo voto ci consegna una responsabilità in più e attraverso lo strumento del congresso dobbiamo essere all’altezza del compito”. Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani, commentando i risultati di queste elezioni. Quello registrato in tutta Italia, ha aggiunto, è “un risultato omogeneo. Dobbiamo restare con i piedi per terra, il lavoro da fare è tanto, l’astensione è enorme. Però è un dato omogeneo, questo ci carica di una responsabilità particolare di buon governo”.
Alla fine è arrivata anche l’ufficialità: ultimato lo spoglio delle schede, il candidato del centrosinistra Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma dopo aver ottenuto il 63,9% delle preferenze, superando il sindaco uscente, Gianni Alemanno, che si è invece fermato al 36,1%.
“Ringrazio il Pdl: non ho recriminazioni nei confronti di Silvio Berlusconi che c’è stato con i suoi mezzi come le videointerviste. Ringrazio anche Francesco Storace e Fdi”, ha detto poco fa in conferenza stampa Gianni Alemanno. Secondo il premier Enrico Letta, invece, il risultato di queste elezioni comunali “rafforza lo schema del governo di larghe intese”. Il capo del governo lo ha detto oggi dopo aver incontrato il primo ministro della Repubblica d’Irlanda, Enda Kenny.
“Sarebbe sciocco negare questa sconfitta elettorale. Il centrodestra e la Lega in particolare hanno pagato in maniera carissima il calo dell’affluenza che non è mai stato così pesante e ci è costato caro”. Così il segretario veneto della Lega Nord Flavio Tosi. “Non ci si può però limitare a dire che abbiamo perso per la poca affluenza. Ora dobbiamo trovare il modo per ripartire, riportando la gente al voto e riconquistando la fiducia dell’elettorato che ci ha sempre votato”.
“Grazie di essere qui. Io sono emozionato per la responsabilità e ringrazio chi ha creduto”. Queste le prime parole di Ignazio Marino, intervenuto al suo comitato al Tempio di Adriano dopo la vittoria a Roma. “Ognuno – ha detto – può partecipare alla rinascita di questa città. La città si riprenderà il suo ruolo. Credo in una città solidale che non si dimentica chi é rimasto indietro, che non dimentica la solidarietà. È un valore del centrosinistra che ha vinto. Da qui guida morale per il Paese”.
“Ho fatto le congratulazioni al mio avversario. Sarò leale”. Queste le prime parole di Gianni Alemanno che, di fronte ai primi dati diffusi, ha ammesso la sconfitta. “Con me il centrodestra perde l’ultimo sindaco importante. Adesso bisogna aprire un’ampia riflessione”, ha aggiunto l’ormai ex sindaco della capitale.
“Una chiara e bella vittoria”. Anche Francesco Rutelli ha voluto commentare il risultato ottenuto da Ignazio Marino a Roma. “Gli elettori romani – ha detto – hanno bocciato senza appello la destra al potere di Alemanno. Ora inizia un affascinante impegno per il neo-Sindaco, alla guida della più bella e difficile città del mondo, anche per recuperare la fiducia della massa di elettori che sono rimasti a casa. Una parola di plauso va a Goffredo Bettini, che ha collaborato con intelligenza e saggezza alla riuscita di questa intrapresa”.
Anche l’ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha voluto commentare il buon risultato ottenuto dal centrosinistra in queste elezioni comunali: “La scarsa partecipazione è un problema grave ed è un problema di tutti. Ma c’è solo uno che vince: è il Pd con i suoi candidati. Una vittoria strepitosa. Aspetto naturalmente che qualcuno dica che il Pd ha perso o che si è vinto nonostante il Pd. Sarà ora di comprendere che il vero problema del Partito Democratico è di essere all’altezza della sua forza e delle sue responsabilità, e che questa è la sfida che sta davanti al prossimo Congresso”, ha scritto Bersani in una nota.
– Risultato definitivo anche a Barletta. L’ex portavoce del presidente della Repubblica Napolitano, Pasquale Cascella, è il nuovo sindaco con il 62,9%. Lo sfidante, Giovanni Alfarano del Pdl, si ferma a quota 37,1%.
E’ tutto pronto per la festa di Ignazio Marino. Al comitato del chirurgo, nuovo primo cittadino della capitale, iniziano ad arrivare i primi “big”, a cominciare da Goffredo Bettini, uomo chiave del Pd romano, considerato “l’uomo ombra” della candidatura di Marino per il Campidoglio. Tra gli altri, sono arrivati anche Umberto Marroni, Marco Miccoli ed Enzo Foschi. Marino è atteso tra pochi minuti.
Nicola Cuomo è il nuovo primo cittadino di Castellammare. Il candidato del Partito Democratico e ora sindaco della cittadina è al momento al 63%, seguito dallo sfidante Pentangelo al 37%.
Il candidato del centrosinistra Paolo Foti si avvia a diventare sindaco di Avellino. Quando mancano solamente poche sezioni da scrutinare, il suo vantaggio è netto.
A vincere a Iglesias, a scrutinio terminato, è il candidato del Pd Emilio Gariazzo con il 51,7% dei voti.
Il nuovo sindaco di Viterbo, con il 62,9%, è Leonardo Michelini. Il candidato del Pd vince contro Giulio Marini del Pdl. Si tratta della prima vittoria del centrosinistra nel capoluogo laziale.
Dati ufficiali anche da Brescia, dove al termine dello scrutinio è stato eletto sindaco Emilio Del Bono del Partito Democratico con il 56,5% delle preferenze, contro il candidato del Pdl Adriano Paroli, fermo invece al 43,5%.
Il nuovo sindaco di Ancona è Valeria Mancinelli, candidato del centrosinistra, che al termine dello scrutinio ha ottenuto il 62,6 per cento dei voti. Sconfitto quindi il candidato del centrodestra Italo D’Angelo, fermo a quota 37,4%.
Secondo quanto riportato dal sito web del Viminale, il dato definitivo relativo all’affluenza a livello nazionale in questo secondo turno di elezioni comunali è pari al 48,5%, in netto calo rispetto al 59,7% del primo turno. La flessione, quindi, è di oltre 11 punti percentuali.
Dati definitivi giugno anche da Siena, dove Bruno Valentini del Pd è stato eletto sindaco. E’ stato infatti ultimato lo spoglio delle 50 sezioni nella città toscana e il candidato del centrosinistra ha ottenuto il 52% dei consensi, seguito dal candidato del centrodestra Eugenio Neri con il 48%.
Quando sono state scrutinate 192 sezioni sulle 206 totali, a Brescia Emilio Del Bono del centrosinistra risulta sempre in vantaggio sul sindaco uscente Adriano Paroli con il 56,65%. Il diretto avversario insegue al 43,31%.
– Il nuovo sindaco di Lodi è Simone Uggetti del Pd, che ha ottenuto il 53,55%. Sconfitta quindi Giuliana Cominetti, sostenuta da Pdl, Lega Nord, liste civiche e Pensionati, ferma al 46,45%.
A Treviso, quando sono state scrutinate 74 sezioni su 77, risulta in vantaggio Giovanni Manildo del centrosinistra con 20.476 voti e il 55,66%, seguito dal leghista, sostenuto anche dal Pdl, Giancarlo Gentilini con 16.311 preferenze e il 44,34%.
– “Ho fatto le congratulazioni al mio avversario. Sarò leale”. Queste le prime parole di Gianni Alemanno che, di fronte ai primi dati diffusi, ha ammesso la sconfitta. “Con me il centrodestra perde l’ultimo sindaco importante. Adesso bisogna aprire un’ampia riflessione”, ha aggiunto l’ormai ex sindaco della capitale.
Il nuovo sindaco di Imperia è di centrosinistra. A vincere è infatti Carlo Capacci del Pd con il 76,14% delle preferenze ottenute. Il diretto avversario del Pdl, Erminio Annoni, si è fermato al 23,86%.
Dopo Augello, anche Gianfranco Rotondi ammette la sconfitta: “I risultati del ballottaggio a Roma? La politica è fatta di cicli”, riconosce l’esponente del Pdl intervenuto a Un giorno da pecora su Radio2. “A questo giro abbiamo preso le botte, aspetteremo finché non potremo restituirle”.
Quando sono state scrutinate 153 sezioni sulle 206 totali, Emilio Del Bono del centrosinistra risulta essere in netto vantaggio, con il 56,65%, sul sindaco uscente Adriano Paroli fermo invece al 43,35%.
Quando sono state scrutinate 40 sezioni sulle 77 totali, a Treviso risulta in vantaggio il candidato del centrosinistra Giovanni Manildo con il 55,5%. Insegue quindi l’ex sindaco Giancarlo Gentilini sostenuto dal centrodestra, al momento fermo al al 44,5%.
– Prime 8 sezioni scrutinate su 97 anche a Barletta. Il candidato del Partito democratico Pasquale Cascella, ex portavoce del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è in vantaggio con il 60,27 %, mentre il candidato del Pdl, Giovanni Alfarano non va oltre il 39,7%. Definitivi anche i dati sull’affluenza e il calo è vertiginoso: al primo turno aveva votato il 74,87% mentre al ballottaggio si è recato alle urne solo il 49,44%.
Si fa ancora più consistente il vantaggio di Ignazio Marino su Gianni Alemanno: a evidenziarlo è il secondo instant poll realizzato da Emg per La7, con una copertura del 100% del campione. Il candidato del Pd sarebbe al 61,5% mentre il sindaco uscente risulta fermo al 38,5%. Intanto, quando sono pervenuti i dati di 2.573 sezioni su 2.600 (il 98,96%), l’affluenza si attesta al 45,02%. Ha quindi votato meno di un romano su due.
È stata del 52,79% la percentuale di affluenza al ballottaggio delle elezioni comunali a Lodi. Evidente il calo registrato rispetto al primo turno quando a votare era stato il 63.64%. Anche qui prime due sezioni scrutinate: il candidato del Pd Simone Uggetti è in testa con il 53,69%, Giuliana Cominetti è ferma al 46,31.
Dopo circa 40 sezioni scrutinate, a Brescia è in vantaggio il candidato del Partito Democratico Emilio Del Bono sul sindaco uscente Adriano Paroli. Al primo turno, entrambi avevano ottenuto circa il 38% delle preferenze.
Primi risultati giugno anche dal capoluogo toscano, dove dopo una manciata di sezioni scrutinate, sulle 50 totali, il candidato del Pd Bruno Valentini è in vantaggio con il 56,8% sull’avversario della lista civica Eugenio Neri, fermo al 43,2%.
“I primi instant poll danno mio figlio al 60%? Non festeggio, come ha detto zingaretti prima di essere eletto voglio aspettare fino all’ultimo voto per festeggiare”. Queste le parole di Valeria Mazzanti, mamma di Ignazio Marino, intervenuta nel corso del programma “Un giorno da pecora” su Radio2. “Cosa cucinerebbe a suo figlio per festeggiare la vittoria?”, le chiedono i conduttori: “Una bella pastasciutta e qualche piatto romano, come le costolette d’abbacchio. O anche una bella carbonara”, ha detto la mamma del candidato di centrosinistra.
“Mi pare evidente che abbia vinto Marino”. Queste le parole del senatore del Pdl e coordinatore del comitato elettorale “Alemanno sindaco”, Andrea Augello. Intanto a piazza di Pietra, dove si trova il comitato del candidato del centrosinistra, è già tutto pronto per la festa: è stato allestito il palco e Marino dovrebbe arrivare verso le 17.
Secondo il primo instant poll per La7, con una copertura dell’80% del campione, il candidato del centrosinistra Ignazio Marino sarebbe attualmente in testa con il 60,5% delle preferenze totali. Il sindaco uscente Gianni Alemanno sarebbe invece fermo al 39,5%.
Ignazio Marino avrebbe vinto il ballottaggio. Questo almeno secondo l’instant poll di La7 realizzati da Nicola Piepoli e diffusi dal quotidiano online Affaritaliani.it. “Il candidato del Centrosinistra – così cita il comunicato di Affaritaliani.it – avrebbe battuto di circa dieci punti il sindaco uscente Gianni Alemanno, candidato per il centrodestra al secondo turno delle elezioni amministrative”.
E’ il giorno della verità, nella capitale ma anche in altri 66 comuni italiani, di cui 11 capoluoghi di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Lodi, Roma, Siena, Treviso e Viterbo). Terminate le operazioni di voto (che si sono svolte domenica 9 giugno dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 10 dalle ore 7 alle ore 15), lo scrutinio avrà inizio nella stessa giornata di oggi, al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti.
ROMA – C’è grande attesa per lo spoglio delle schede al termine del quale si saprà quale sindaco governerà per cinque anni la città dallo studio al primo piano di Palazzo Senatorio, se il primo cittadino uscente Gianni Alemanno (Pdl) o lo sfidante del centrosinistra Ignazio Marino. Ballottaggio anche per quattordici Presidenti di Municipio sui quindici totali, visto che solo uno è passato al primo turno. Alle 22 di ieri sera l’affluenza alle urne era del 32,31% (762.218 votanti), in netto calo rispetto al primo turno di queste elezioni, due settimane fa, quando sempre alle 22 di domenica la percentuale di votanti in totale era stata del 37,69%. Per il ballottaggio delle precedenti elezioni comunali, nel 2008, alle 22 di domenica la percentuale di votanti era stata del 46,99%. Per quanto riguarda i possibili risultati, sono in molti a vedere Marino in netto vantaggio sul sindaco uscente, per diversi motivi: il sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi, intervenuto su queste colonne (clicca qui per leggere l’intervista), ritiene che Alemanno sia stato in qualche modo “scaricato” dal leader Pdl Silvio Berlusconi: “Se nei quindici giorni tra il primo turno e il ballottaggio, il Cavaliere avesse tenuto tre comizi a sostegno di Alemanno, chiamando a raccolta i suoi sostenitori, una rimonta sarebbe diventata un obiettivo raggiungibile. Al contrario non lo ha fatto, e questo è un punto non da poco a favore di Marino”. Berlusconi, ha proseguito Ferrari Nasi, probabilmente “teme di esporsi in quella che si preannuncia come una sconfitta e ritiene che Alemanno non abbia le potenzialità per accogliere i suoi sforzi. Al contrario, in occasione delle elezioni regionali del 2010, Berlusconi si spese fino all’ultimo a sostegno della Polverini. Riuscì a portarla alla vittoria, nonostante nella provincia di Roma per un problema di firme non fosse stata accettata la lista del Pdl”. Sulla stessa linea anche l’analisi effettuata di recente dall’editorialista del Corriere della Sera, Paolo Franchi (clicca qui per leggere l’intervista), secondo cui “Marino diventerà sindaco di Roma. E devo osservare come per il candidato di centrodestra, l’attuale sindaco uscente Gianni Alemanno, lo stesso Berlusconi, il leader indiscusso del centrodestra, non si sia speso molto. Qui bisognerebbe rifare il discorso sull’impatto del Cavaliere nelle consultazioni elettorali, quando c’è e quando non c’è. Detto questo non mi sembra proprio che questo risultato possa procurare contraccolpi al governo”.
– Si sfidano al ballottaggio il sindaco uscente Adriano Paroli, candidato del centrodestra, e lo sfidante del Partito Democratico Emilio Del Bono, dopo che entrambi hanno ottenuto circa il 38% delle preferenze al primo turno.
– Il candidato leghista ed ex sindaco della città Giancarlo Gentilini, assoluto favorito della vigilia, si ritrova adesso a inseguiree dopo aver ottenuto al primo turno il 34,81% dei voti. Davanti a lui, al momento, c’è Giovanni Manildo del Pd che due settimane fa ha raggiunto il 42,55%.
– Qui la sfida è tra Erminio Annoni, candidato del Pdl che al primo turno ha raggiunto quota 28,20%, e Carlo Capacci del centrosinistra che due settimane fa ha quasi ottenuto la vittoria ottenendo il 46,83% delle preferenze totali.
– Nonostante la bufera legata al Monte dei Paschi, il Partito Democratico arriva al ballottaggio, con il candidato Bruno Valentini, in vantaggio (con il 39,54%) su Eugenio Neri, sostenuto da liste civiche di centrodestra, giunto al primo turno a quota 23,27%.
– Qui si sfidano Valeria Mancinelli (Pd) e Italo D’Angelo (Pdl), che al primo turno hanno rispettivamente ottenuto il 37,65% e il 20,42% delle preferenze totali.
– Il ballottaggio è tra Leonardo Michelini del centrosinistra, arrivato al primo turno al 35,85%, e il candidato di centrodestra Giulio Marini (25,17%).
– Da sottolineare l’assenza al ballottaggio del Pdl: si sfidano infatti Paolo Foti del Pd (25,20%) e Costantino Preziosi dell’Udc (23,03%).
– Sono arrivati al secondo turno Pasquale Cascella, candidato del centrosinistra (ex portavoce di Napolitano) e Giovanni Alfarano del centrodestra.
– Al ballottaggio si sfidano, dopo aver ottenuto praticamente gli stessi voti al primo turno, Emilio Agostino Gariazzo del Pd (49,52%) e Gian Marco Eltrudis del Pdl (45,53%).