La Procura di Roma sta indagando per istigazione al suicidio nell’ambito dell’inchiesta per la morte del 14enne omosessuale che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso si è tolto la vita lanciandosi dal tetto del palazzo dove abitava, nel quartiere San Basilio. Nella lettera scritta prima di compiere il gesto, il giovane ha elencato i nomi di dodici amici, 10 ragazze e due maschi, a cui i genitori avrebbero dovuto far sapere della sua morte. Questi dodici ragazzi verranno ascoltati nei prossimi giorni dalla polizia, anche se sembra che il ragazzo non abbia fatto cenno, almeno nella lettera, a episodi di bullismo o vessazioni subite. Anche i genitori, ovviamente ancora sotto choc, hanno spiegato di non aver mai notato un particolare disagio da parte del figlio. E’ stato il padre a raccontare le ultime ore trascorse insieme al ragazzo, il 7 agosto scorso: “Abbiamo visto la televisione insieme, poi mia moglie aveva sonno ed è andata a dormire presto. Io e mio figlio siamo rimasti davanti alla tv fino all’una e trenta e poi ci siamo dati la buonanotte”. Poco dopo l’adolescente si è tolto la vita.



Leggi anche

LETTURE/ “Più libri più liberi” (forse), tra diritti e amichettismo un’altra occasione mancataUNIVERSITAS MERCATORUM INAUGURA NUOVO ANNO ACCADEMICO 2024-25/ Premio Nobel Ouided Bouchamaoui ospite d'onore