Dopo gli aumenti delle strisce blu in una città come Roma “in cui sono appena state abolite molte agevolazioni sulla sosta tariffaria con un inevitabile aggravio degli oneri a carico dei cittadini”, i senatori chiedono a Pietro Grasso di “riconsiderare l’autorizzazione concessa al sindaco di Roma, Ignazio Marino, a parcheggiare la propria autovettura nell’area riservata alla sosta delle auto dei senatori in carica”. Il primo cittadino della capitale infatti, dopo che la sua vettura ha subìto in passato danneggiamenti “per mano di ignoti”, può parcheggiare senza problemi negli spazi riservati ai senatori davanti Palazzo Madama, un luogo vigilato per garantire l’incolumità della sua automobile. Ma i senatori non ci stanno, tanto che una trentina di loro (appartenenti ai gruppi di Ncd, Fi, Movimento 5 Stelle, Sel, Lega Nord, Popolari per l’Italia e Scelta Civica) hanno inviato una lettera a Grasso in cui chiedono di cancellare tale autorizzazione, tenendo anche conto del fatto che “il regolamento consente agli stessi senatori di usufruire del parcheggio soltanto negli orari di apertura degli uffici, al di fuori dei quali non è concesso prolungare la sosta”. Il privilegio concesso al sindaco di Roma, quindi, appare “incomprensibile ed impopolare”.