Venerdì 24 ottobre è il giorno nero dei trasporti italiani: oltre a fermarsi il Tpl, nello specifico di Roma l’Atac, lo sciopero oggi riguarda i treni perchè anche la rete nazionale ferroviaria, da Nord a Sud, aderisce all’agitazione. E in prima linea troviamo, appunto, la capitale: il sindacalista Walter Sforzini, responsabile Usb Roma Trasporti ,ci presenta i motivi dello sciopero capitolino, che vede Usb e Orsa mobilitarsi insieme.
Sforzini, quali sono le ragioni di questo sciopero? Si tratta di una manifestazione generale contro le politiche di questo governo, il Jobs Act e l’abolizione dell’articolo 18, che qui a Roma, di questi tempi, è tema molto sentito visto il licenziamento dei due impiegati per l’intervista a Presadiretta. Se qui l’agitazione può prendere questo taglio, a livello nazionale è questione di partecipare alla politica e farsi sentire. Il governo, a parole, dice di parlare con tutti, ma poi fa un po’ ciò che vuole.
Il giorno dopo c’è anche lo sciopero della Cgil. Non crede che la doppia iniziativa vi danneggi? Mi spiace che il segnale che arriva ai lavoratori sono le ulteriori divisioni; avrei preferito che Susanna Camusso utilizzasse la giornata del 24 per sottolineare l’unità di intenti nonostante le diverse problematiche. Qualcuno ha avuto l’impressione che sia stata una mossa quasi per indebolire il nostro sciopero.
La rete cittadina dell’Atac è debole, farraginosa e lacunosa. La città sarà ulteriormente paralizzata. Può sembrare un paradosso, ma il disagio che inevitabilmente creeremo ai cittadini – e questo ci dispiace – è soprattutto per tutelare il loro servizio. Faccio un esempio: la pedonalizzazione del Tridente mediceo (che uno può anche appoggiare e ritenere giusta) avviene durante un taglio drastico del servizio secondo le linee guida presentate dall’assessore Improta. Per assurdo, si chiede ai ciclomotori di non accedere a certe zone dalla città e vengono meno pure gli autobus per recarsi lì.
L’adesione sarà alta? Le problematiche del governo sono abbastanza sentite anche in categoria: ci auguriamo un’alta adesione, soprattutto vista l’adesione di Orsa Tpl.
Prevede che presto ci saranno altre agitazioni? A livello locale ce ne saranno altre: dobbiamo decidere modalità e giornate. Avvicinandoci alla fine dell’anno, parallelamente a quella che abbiamo definito come precarizzazione dello stipendio per i lavoratori di Atac, i dirigenti dell’azienda si divideranno circa 4 milioni di euro i premio-obiettivo. Questo quando per i dipendenti, invece, ci viene detto che non ci sono soldi per aumenti (piccoli) in busta paga…