Con un comunicato stampa diramato dall’ufficio stampa di USB (l’Unione dei sindacati di base di Roma e del Lazio) è stato annunciato, a partire da oggi, lo sciopero  ad oltranza di lavoratori della cooperativa Futura Servizi, società sub-appaltatrice della Fiege Borruso ND, che a sua volta gestisce in appalto il servizio di e-commerce “La spesa che non pesa” per la Unicoop Tirreno. Al motto de “La spesa che non pesa manda a casa i lavoratori”, gli impiegati della Futura Servizi hanno organizzato un presidio dalle ore 9.00 di venerdì 18 aprile presso l’Ipercoop Casilino di Roma, in via Casilina 1011, si sono radunati in giornata indossando la maglietta: “la spesa che non spesa”. Nella capitale, Unicoop Tirreno fornisce il servizio di ordini on line e consegna a domicilio della spesa per i soci all’interno del raccordo anulare; un servizio che secondo la stessa Unicoop Tirreno ha garantito, nel 2013, circa 3,5 milioni di euro di fatturato. C’è però un problema: la Unicoop Tirreno, dopo aver prima dichiarato 75 esuberi negli ipermercati di Roma e del basso Lazio (e aver acquistato, sempre nel Lazio, 52 supermercati dal gruppo Faranda) ha siglato un accordo con Cgil Cisl Uil in cui ritira sì gli esuberi, ma sancisce la fine dell’appalto con la Futura Servizi, con il conseguente licenziamento di tutti i 17 lavoratori impegnati. Ovviamente i lavoratori della Futura non possono accettare tale presa di posizione: non ci stanno a essere mandati a casa dopo aver lottato al fianco dei dipendenti Coop contro i paventati esuberi adesso lottano in difesa del proprio posto di lavoro, trovando il sostegno dell’USB e dei lavoratori della Coop. 



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