Due donne morte che stavano per essere sepolte una al posto dell’altra. E’ successo nelle camere mortuarie dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, lo scorso 19 agosto. La famiglia di Annunziata Musolino si reca nella camera mortuaria prima della chiusura della bara per un ultimo saluto alla donna morta due giorni prima mentre era ricoverata nello stesso ospedale. Quando si avvicinano vedono che nella bara però c’è un’altra donna che per di più porta i vestiti della loro parente. Il colmo però si raggiunge quando il responsabile delle vestizioni dell’ospedale dice che sono loro a sbagliarsi, che quella è la donna giusta. Dopo aver chiesto di vedere tutti i corpi che vi si trovano, Annunziata Musolino non c’è: per il responsabile quella è la prova che nella bara c’è la donna giusta. Invece proprio in quel momento viene portata un’altra salma: con vestiti altrui, nella bara c’è la signora Musolino. La famiglia adesso chiede all’ospedale un risarcimento di danni morali. Il direttore sanitario Piera Spada si scusa assicurando che verrà fatta luce sulla cosa mentre Davide Barillari del Movimento cinque stelle lancia la polemica scrivendo su twitter che un episodio come questo suggerisce ci siano elementi di criminalità coinvolta. 



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