Un destino beffardo lega padre e figlia, sei anni dopo. Domenica in tarda serata, Giovanni Oueslati, il papà della tredicenne Batute Pasma Oueslati, investita e uccisa da un’auto pirata il 6 marzo del 2008 a Tor San Lorenzo, a Roma, è stato investito nello stesso punto e con le stesse modalità della figlia, mentre si era recato lì per pulire la targa a lei dedicata e stava gettando l’immondizia nel contenitore che si trova dall’altra parte della strada. Adesso l’uomo si trova ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma in gravi condizioni. L’incidente è avvenuto poco dopo le 21. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ardea, i volontari della protezione civile e i sanitari del 118, allertati dal conducente dell’automobile, un italiano in macchina con la moglie, che ha spiegato di non aver visto il pedone ma che viaggiava ad una velocità moderata. L’incidente riporta alla luce la questione della sicurezza della strada. «Da anni – afferma Piero D’Angeli, presidente del comitato di quartiere Nuova California al quotidiano “Il Messaggero” – sosteniamo la pericolosità delle strade in questa parte del territorio, sia perché molte sono scarsamente illuminate, sia perché altre, come viale San Lorenzo, vengono percorse dagli automobilisti ad alta velocità, senza che nessuno faccia niente». Facciamo un passo indietro. La storia della giovane Pasma Oueslati provocò commozione tra gli abitanti di Ardea e Tor San Lorenzo. La giovane era uscita di casa con la madre per buttare l’immondizia, fu allora travolta da un’auto pirata, guidata da un ventisettenne di Ardea, che fu identificato e arrestato dalla compagnia di Anzio. Pasma era una giocatrice di calcio che, dopo aver iniziato nel Tor San Lorenzo calcio, era passata alla scuola calcio di Francesco Totti, all’Axa. Poi in suo ricordo è stato istituito un memorial di calcio ed è stata eretta una targa commemorativa nel parco giochi Rielasingen Worblingen in piazza Nuova California. (Serena Marotta)