Si dice così, venerdì nero ed è quello che sta succedendo a Roma con lo sciopero dei mezzi pubblici e dei trasporti, a cui si aggiungono due cortei in centro e il maltempo: il fermo di Usb ha scatenato disagi in tutta la capitale con un effetto a catena che era prevedibile ma che si sperava fosse minore rispetto alla previsione di tutte le altre sigle sindacali se fossero rimaste anch’esse in sciopero. Roma e i romani sono infuriati, lo sciopero alla fine c’è stato e la chiusura delle due metropolitane principiali (A e B) ha creato il caos: tutti in macchina con un traffico che è ancora adesso in tilt da questa mattina, non aiutato dal maltempo. L’Atac informa con un tweet che le linee A e B della metro romana sono state riattivate pochi istanti fa, ma ormai il traffico è caotico e paralizzato da troppe ore per subire effetti positivi immediati: lo sciopero dei lavoratori di Usb andrà avanti fino alla mezzanotte, facendo montare la rabbia dei romani ancora di più. I due cortei poi, per la scuola e contro il governo, hanno aiutato notevolmente a congestionare la situazione creando quella connotazione di “nero” a questo venerdì 2 ottobre 2015.
Continua lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma con l’aggiornamento degli ultimi minuti che conferma quanto temuto ieri dai cittadini della capitale, ovvero che l’annuncio della revoca dello sciopero non fosse poi fino in fondo così reale. L’unica sigla sindacale che sta scioperando a Roma oggi 2 ottobre 2015 è Usb ma sta provocando molti disagi in tutta la città: secondo le info prodotte da Atac sul suo account twitter, pochi minuti fa vengono confermate la chiusura totale delle linee della metro A e B, mentre la C è regolarmente in viaggio con qualche riduzione di corsa (clicca qui per il tweet). Mentre per quanto riguarda la situazione delle ferrovie, sempre l’Atac annuncia che la Roma-Lido, la Termini-Centocelle e la Roma-Viterbo sono attive ma con forti riduzioni di corsa. Sembra dunque non esserci pace neanche per le linee etraurbane, con l’intera Roma Tpl che sta vivendo disagi e forti polemiche per le ennesima disavventure della Capitale, che già di suo non versa in ottime acque.
Continuano i disagi a Roma per lo sciopero dei mezzi pubblici che vede impegnati nello stop l’intero sindacato Usb all’interno delle aziende che gestiscono i trasporti nella Capitale, ovvero Atac e Roma Tpl. È di pochi minuti fa il comunicato della sigla Unione sindacale di base che parlano di piena riuscita di questa prima parte di sciopero, aggiungendo inoltre dure accuse all’assessore alla viabilità romana, Stefano Esposito che ieri aveva provato a bloccare lo sciopero riuscendoci con la gran parte delle sigle sindacali che hanno firmato l’accordo. «Chiuse la metro A e B, chiusa la Roma-lido e forti percentuali di astensioni tra i bus di linea: 605 del personale Atac e 100% di Trotta Bus in Roma Tpl», questi i primi dati forniti da Usb, lieti nella buona riuscita di questo sciopero. Ecco, magari un po’ meno lieti i romani dato i forti disagi che comunque stanno investendo la città, complicati anche dalla forte pioggia. Molto forte l’accusa all’assessore che viene inserita a fine comunicato di Usb: «questi primi dati dimostrano non solo il fallimento del boicottaggio di Esposito ma che i lavoratori ribadiscono con forza il netto no alla privatizzazione di Atac rivendicando i loro diritti».
Ed è dunque arrivato questo tanto temuto 2 ottobre per Roma e per i trasporti e mezzi pubblici: l’annunciato sciopero oggi si tiene lo stesso, anche se in forma ridotta dopo l’annullamento di praticamente tutte le sigle sindacali. Tutte tranne l’Unione sindacale di base (Usb) che potrebbe portare comunque vari disagi a viabilità e circolazione visto che durerà per tutte le 24 ore della giornata di oggi. Con un tweet l’azienda municipale Atac avvisa passeggeri e romani che «con lo sciopero Usb, rete di superficie Atac e Roma Tpl potranno subire possibili riduzioni di corse o sospensioni di linee», non facendo certo la felicità dei cittadini della Capitale che già oggi devono sostenere il forte maltempo sulla città eterna. La situazione rimane in continuo aggiornamento dato che al momento non si riesce a prevedere quanta sarà l’adesione allo sciopero dei mezzi dei dipendenti nei trasporti affiliati a Usb: di sicuro tenere monitorata l’andamento delle segnalazioni sull’account ufficiale @infoAtac può essere una buona idea. Nel frattempo ecco il tweet di pochi minuti fa.
Roma si prepara ad un’altra difficile giornata con lo sciopero dei mezzi pubblici per domani 2 ottobre 2015. Anzi no. Anzi sì, ma con riserva. Cosa succede attorno ai già complessi e difficili trasporti pubblici della Capitale? Innanzitutto la notizia di questa mattina della revoca dello sciopero ha rilassato un poco i cittadini romani che si stavano preparando ad un ennesimo venerdì da incubo, eppure ancora del tutto non possono festeggiare perché se da un lato le sigle sindacali dentro ad Atac e Roma Tpl hanno firmato l’accordo di differimento dello sciopero, Usb non l’ha fatto ed è andata avanti a testa bassa con la serrata aumentandola all’intera giornata di domani, con 24 ore di stop dei propri affiliati. Il prefetto Gabrielli ha parlato da poco e ha detto che i disagi purtroppo ci saranno, anche se non terribili perché le altre sigle lavoreranno regolarmente. A complicare il tutto infatti ci sarà anche una manifestazione indetta da alcune forze sindacali alle 17 al Colosseo per difendere le aziende pubbliche dai tentativi di privatizzazioni, dicono così alcune sigle. Gabrielli commenta negativamente anche questo corte dicendo che «non c’è nessun tentativo di commissionare la democrazia ma solo il tentativo di riaffermare che le minoranze non possono tenere in ostaggio la stragrande maggioranza della città».
Lo sciopero di Roma che stava terrorizzando la popolazione con la minaccia di chiusura totale di tutto il trasporto pubblico con adesione di tutte le sigle sindacali per domani è stato rinviato, con la decisione presa ieri assieme al Prefetto Gabrielli e all’assessore alla viabilità della Capitale, Stefano Esposito. Proprio l’assessore informa in una nota che ci sono alcune criticità relative alle Azienda di Atac e Roma Tpl, comunicando poi l’impegno dell’amministrazione a risolvere nel più breve tempo possibile i problemi legati ai lavoratori, relativi al versamento dei contributi finora non assolti e al pagamento degli stipendi arretrati del mese di agosto. Per questo motivo e per l’intervento della Prefettura romana lo sciopero è stato rinviato dalla maggioranza delle sigle sindacali dentro alle aziende che gestiscono il trasporto pubblico della Capitale. Tutte tranne Usb che invece non solo ha confermato il fermo per domani 2 ottobre 2015, ma l’ha esteso per tutta la giornata, 24 ore intere. Ecco il commento di Esposito rilasciato a Repubblica: «I sindacati tranne Usb hanno firmato il verbale per il differimento con un atteggiamento di responsabilità da parte delle sigle sindacali». Ma arriva in seguito l’attacco duro all’Unione sindacale di base: «Domani sarà una giornata difficile, i disagi rischiano di essere pesanti: l’Usb, che sembrano un partitino extraparlamentare che fa sciopero ogni 15 giorni, ha deciso di portare avanti lo sciopero per 24 ore».
Lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma previsto per domani 2 ottobre 2015 è stato rinviato a data da destinarsi: la decisione della maggioranza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del trasporto pubblico locale della Capitale (Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uil trasporti) mentre resta in piedi la serrata di Usb, Unione sindacale di base, che domani farà comunque sciopero ma con effetti ovviamente meno devastanti per la circolazione romana. L’esito arriva dal vertice con la Prefettura e l’assessore ai trasporti di Roma Capitale, Stefano Esposito: lo sciopero di domani era stato deciso dai sindacati assieme alla vertenza della società di trasporto pubblico Roma Tpl e il rischio di bloccaggio dell’intera area metropolitana con l’Atac era davvero forte. Tutto rimandato quindi, grazie al fatto che la Prefettura ha assicurato la propria collaborazione a Roma Capitale per l’assolvimento degli impegni assunti, in particolare attivando una sede di confronto e vetrifica tra l’amministrazione e i sindacati.
Nuovi disagi per i pendolari romani a causa di uno sciopero dei mezzi organizzato per la giornata di domani, venerdì 2 ottobre. La protesta indetta dall’Usb riguarderà i lavoratori di Atac e Roma Tpl che incroceranno le braccia per 24 ore ma con le consuete fasce di garanzia: tutti i mezzi pubblici della capitale (bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo) sono dunque a rischio dalle 8,30 alle 17 e poi ancora dalle 20 fino a fine servizio. Per le linee ‘n’ sono possibili stop nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre, mentre la linea 913, normalmente attiva 24 ore su 24, oggi sarà a rischio stop dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 in poi, con possibili interruzioni anche nella notte tra venerdì e sabato. Il servizio sarà invece regolare per tutta la giornata sulle reti di Cotral e Ferrovie dello Stato. Come fa sapere l’Agenzia per la Mobilità di Roma, oggi sono in programma anche due manifestazioni: dalle 9,30 gli studenti romani autorganizzati hanno annunciato un corteo da Piramide, mentre dalle 17 si riuniscono al Colosseo Usb e movimenti per l’abitare.