Poco se ne parla: Roma ha un proprio pubblico numeroso per la danza. In tal senso ha probabilmente scippato il primato di cui sino ai primi decenni del Novecento godeva Milano. Un teatro privato Il Vascello è dedicato quasi interamente alla coreutica. Oltre la metà del RomaEuropa Festival è danza. L’Accademia Filarmonica ha un proprio festival di danza. Si potrebbe continuare. 



Senza dubbio per dotazione e mezzi, anche per il balletto il palcoscenico più importante è quello del Teatro dell’Opera di Roma dove si è appena svolto un importante giro di danza. Quando, il direttore del corpo di ballo, il belgaMicha van Hoeckea lungo alla Scala  ha deciso di non rinnovare il proprio incarico, è stata invitata una étoile tra le più note: Eleonora Abbagnato. E’ giovane ma ha le idee chiare ed una notevole  grinta:‘Voglio portare l’Opera di Roma al livello della Scala di Milano e forse superarli anche. Voglio una etoile dell’Opera di Roma”. Così  ha detto lo scorso maggio alla conferenza stampa di presentazione aggiungendo: ‘Mi ha spinto qui la mia passione perché questo Paese ha bisogno di arte e di cultura per i giovani e la danza per me è la priorità. I teatri adesso sono in crisi e io soffro tantissimo per questo. Qui in questo teatro ho trovato grande positività e ne sono felicissima perché trovo persone motivate: per il momento Parigi non mi manca. Voglio milioni di persone – ha aggiunto Abbagnato – che ci seguano per il balletto in questo fantastico teatro”.



La  presentazione della nuova direttrice del corpo di ballo ha coinciso con la presentazione del programma Corri all’Opera, in base al quale i giovani con meno di 26 hanno accesso.

Eleonora Abbagnato ha esordito  in televisione a 11 anni. A 12 anni si trasferisce a Montecarlo, dove studia nella scuola di Marika Bresobrasova, e nello stesso anno vince il DanzaEuropa.A 13 anni è in tournée fraMarsiglia e Parigi con La bella addormentata diRoland Petit[2](nel ruolo di Aurora da bambina). Quindi viene ammessa, dopo un’audizione privata, all’Ècole de Danse dell’Opéra di Parigi come borsista.



Nel 1996, appena maggiorenne, si diploma ed entra nel corpo di ballo dell’Opéra, dove si svolge la sua carriera:Coryphée nel ’99, Sujetnel 2000, Première Danseuse nel 2001 ed Étoile dal 28 marzo 2013. A novembre 2009 viene pubblicato da Rizzoli il suo libro autobiografico Un angelo sulle punte. A dicembre 2012 posa per il fotografo Massimo Gatti nel libro totalmente a lei dedicato di Skira editore.

Anche se il programma della stagione 2014-15 (che sta per terminare) si vede già il cambiamento dal 20 ottobre per due settimane al Teatro dell’Opera si danza in francese. Con due balletti molto differenti uniti dal tema dell’amore tradito: Giselle dei Adolphe – Charles Adam e Coppélia di Léo Delibes. La fanciulla fragile ed eterea, nel primo balletto, e la giovane coraggiosa e irriverente nel secondo, sono le figure femminili protagoniste dei due balletti omonimi, grandi classici del repertorio ottocentesco, rivisitati in chiave moderna sul palcoscenico del Teatro Costanzi che con questi due lavori chiude la Stagione 2014-2015 del Corpo di Ballo.

Si comincia il 20 ottobre alle ore 20.00 con Giselle. Il balletto in due atti, che andò in scena per la prima volta all’Opéra di Parigi il 28 giugno 1841, con la musica di Adolphe Adam e la La coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot, arriva a Roma in prima nazionale nella versione d Patricia Ruanne, a partire da Coralli-Perrot.

La partitura musicale di Adolphe – Charles Adam è eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro britannico David Garforth. Le scenografie e i costumi sono di Anna Anni. Le luci sono di Mario De Amicis.

Coppélia, balletto in due atti, su libretto e coreografia di Roland Petit, ripresa da Luigi Bonino.Mentre Giselle è ritenuto il balletto drammatico per eccellenza, Coppélia è la commedia per antonomasia. Creato dal coreografo Arthur Saint-Léon su musica di Léo Delibes, il balletto debuttò all’Opéra di Parigi il 25 maggio 1870. ëëraffinata e spumeggiante, che con la sua alternanza di toni, ora umoristici ora più drammatici, rinnovò il successo dell’originale e divenne, a sua volta, un “classico” del Novecento.

L’italiano Luigi Bonino, danzatore prediletto da Petit e ora erede della lezione del maestro francese nonché custode del suo repertorio, spiega: “Roland Petit spoglia la Coppélia originale ditutti i cliché classici e ricolloca l’argomento in un’ambientazione moderna. Tra soldati galanti e giovani innamorate, spicca un Coppélius elegante e affascinante. Il momento del valzer che egli danza in coppia con la bambola Coppélia resta ancora oggi una straordinaria invenzione, delicata, giocosa, ironica: senza precedenti”

Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Costanzi nel 2013, ottenendo un grande successo di pubblico grazie anche alla straordinaria interpretazione di Luigi Bonino e Denis Ganio, che hanno vestito i panni di Coppélius. La musica di Leo Délibes è eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro britannico David Garforth. Le scene e i costumi sono di Ezio Frigerio, le luci di Jean –Michel Desiré, storico collaboratore di Roland Petit.

I due balletti sono intimamente francesi. In tal modo si distanziano dalla prassi dell’Opera di Roma di mettere in scena principalmente russi con qualche spettacolo di danza moderna. La prossima stagione 2015-2016, Pëter Ill’ch Cajkovskij torna alla grande con Lo Schiaccianoci ed Il Lago dei Cigni in compagnia con un’antologia di quattro grandi coreografi (Balanchine, Millepied, Forsythe e Nureyek e con altro appuntamento francese ‘Le Parc’ su musica di Mozart con la coreografia di Noémie Perlov e Laurent Hilaire.

Ma torniamo a Giselle; è un nuovo allestimento utilizzando al massimo le scene ed i costumi di quello precedente (come si addice in tempi di ristrettezze economiche), ma cambiando la coreografia, e rendendola più tenera e più dolce. Si alternano tre cast nei ruoli principali. La sera del debutto, a cui ho assistito, hanno primeggiato Amandine Albisson e Mathias Heynemann. Grande successo.