Adesso è ufficiale, il quorum di 25 consiglieri dimissionari è stato raggiunto, cade dunque la giunta e il consiglio comunale. Adesso i dimissionari devono presentarsi a firmare davanti al notaio comunale e il sindaco verrà dichiarato decaduto. Il prefetto Gabrielli potrebbe nominare subito il commissario che sarebbe operativo già lunedì. Addirittura i buoni uffici del Pd romano sono riuscitio a raggiungere 26 consiglieri, uno in più di quelli necessari.



Il numero necessario di consiglieri necessari per raggiungere il quorum, 25, sarebbe stato raggiunto. E’ la metà dei consiglieri più uno come prevede il regolamento, il che significa che la giunta e il consiglio comunale cadranno. Il tentativo di Ignazio Marino che ieri aveva ritirato le sue dimissioni non è dunque riuscito, anche se il suo è sembrato più un moto di orgoglio e di protesta verso il suo partito che un tentativo serio. Oltre ai consiglieri Pd infatti si sono raggiunte quelle di diversi membri dell’opposizione: l’ex forzista Alessandro Cochi e il leghista Marco Pomarici (Misto), Roberto Cantiani (Ncd), Daniele Parrucci (Centro democratico), Alessandro Onorato (Lista Marchini), i due fittiani (ed ex alemanniani) Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato e Fabrizio Ghera e Lavinia Mennuni di An-FdI. Unici rimasti con il sindaco i consiglieri di Sel. Per il capogruppo si tratta di una situazione incomprensibile: “Questa situazione è incomprensibile, il Partito democratico non è riuscito a mandare a casa Alemanno e invece riesce a mandare a casa Marino. Questo dovranno spiegarlo ai romani e a tutto il Paese”. Intanto proprio oggi Marino ha ricevuto l’avviso di essere indagato per peculato e concorso in falso di atto pubblico. Marino aveva chiesto un confronto pubblico in aula, che invece non ci sarà: “Io mi chiedo perché in questo momento di fronte a un sindaco che ostinatamente e orgogliosamente chiede un confronto in un luogo democratico e deputato in Aula le forze politiche utilizzino ogni strumento possibile, anche le dimissioni di massa, per impedire un confronto?”.

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