Chi abita a Roma vi dirà sicuramente che prende sempre la macchina perchè i mezzi pubblici non offrono un servizio adeguato. Proprio per questo nella capitale in questa due giorni di targhe alterne si è voluto migliorare l’efficenza proprio dei servizi pubblici oltre alla storica scelta di mettere i bigletti a 1.50 euro per tutta la giornata. Il commissario Francesco Tronca inoltre ha chiesto personalmente all’Atac di predisporre un potenziamento delle corse. Le metropolitane A e B hanno ricevuto l’ordine di girare al massimo funzionamento come in un normale giorno invernale nel quale uffici e scuole sono aperti. Il servizio è stato quindi offerto con turni rafforzati nell’orario della disposizione delle targhe alterne. Cosa dirà ora chi ha sempre preferito prendere la macchina rispetto ai mezzi pubblici?



Sta per finire il provvedimento delle targhe alterne, almeno per la prima giornata, a Roma con le dispari che dopo le 20.30 e per tutta la giornata di domani potranno regolarmente circolare. Domani mattina invece con queste fasce orarie 7.30-12.30 e 16.30-20.30 si fermano le pari concludendo così il quarto e ultimo provvedimento di dicembre nella capitale sulle targhe alterne. Intanto ‘è stato un vertice sull’emergenza smog nel comune in Campidoglio, convocato dal Commissario Tronca e dove erano presenti i sub commissari Ugo Taucer e Iolando Rolli, il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente, il capo della segreteria Tecnica del Commissario e Consigliere Carla Romana Raineri, oltre a tutti i vertici dell’Atac. Si è discusso e fatto il punto sulla situazione smog all’interno della Fascia Verde della Capitale, con l’aggiornamento sulla situazione critica delle centraline e si è confermata la strategia delle targhe alterne. Dopo la decisione, la giornata di oggi si è svolta in una sostanziale tranquillità per quando riguarda il traffico con i mezzi che non hanno fatto particolari ritardi, o almeno non più del solito assicurano i cittadini sui social. Dunque un successo? Bisogna vedere quando effetto farà sui livelli di Pm10 domani per capire se questi tipi di misure possono avere effettivo successo, dopo che l’intero mese di dicembre è stato affrontato a Roma in questo modo.



Una città immersa nelle polveri sottili: è Roma che nonostante questo ha preferito inserire ancora le targhe alterne, a differenza di Milano che anche in una condizione comunque simile, peggiore di poco, ha attuato per questi tre giorni di blocco totale. Per il commissario Francesco Paolo Tronca invece la decisione si è dovuta giocare su livelli di Pm10 abbassati rispetto ai giorni scorsi con una costante allerta di inquinamento che rimane in questi giorni di blocco parziale del traffico. In una nota molto lunga il Codacons, viene riportata una sentenza del Consiglio di Stato che nello scorso 10 dicembre aveva bocciato gli incrementi delle tariffe per le strisce blu: con questa vicenda e con il mancato piano di rafforzamento dei mezzi pubblici, Roma è vista dalla associazione dei consumatori nazionale come una città colpevole di una mancata azione globale contro lo smog. «Il Consiglio di Stato dice anche che bisogna aumentare la condivisione spaziale e temporale della città, con il bonus di mobilità, car o bike sharing, mobiliti management, trasporto pubblico, open data, sosta tariffata, isole ambientali e smart card». Insomma. il comune secondo il Codacons doveva giù implementare tutte queste misure ma ancora non le ha fatte e per questo motivo, sempre secondo la nota dell’organizzazione, l’emergenza smog ha potuto proliferare maggiormente.



Il caso politico di questa fine 2015 è certamente la questione smog: con le targhe alterne il comune di Roma inoltre ha come dato “fuoco” alle polveri sottili con le proteste di ambientalisti e opposizioni sull’ennesima misura di sulle targhe romane – oggi si fermano le dispari, domai le pari – in questo dicembre anomalo. Il meteo non sta aiutando, visto che non piove, ma intanto nella capitale infiamma il botta e risposta tra governo e opposizioni: parla il senatore Ncd, Fabrizio Cicchitto, che prova a reagire alle frasi molto provocatorie di Grillo e Salvini nelle scorse ore. «Se facessero politica negli Usa, Grillo e Salvini adesso chiederebbero le dimissioni di Obama per i 43 morti del Tornado. Il punto fondamentale è quello sottolineato dal professor Veronesi: dello smog bisognerebbe occuparsene quando non c’è, con provvedimenti strutturali che egli indica e non sotto l’onda dell’emergenza come sta avvenendo». Il provvedimento delle targhe alterne però per Cicchitto rischia di far scivolare per l’ennesima volta Roma «nell’irrilevanza e nel ridicolo, per aver cancellato il blocco totale dopo la richiesta di un partito». Insomma, ancora una volta per Roma non sembra esserci pace.

Che la questione dello smog fosse un’occasione per un caso politico lo si era capito da tempo, e le targhe alterne a Roma e il blocco traffico a Milano, Frosinone e altre città sono di fatto pretesti a volte per degli attacchi tra visioni diverse della questione ambiente in campo politico. Continuano infatti ad arrivare cirtiche per le amministrazioni e per il governo per i provvedimenti che sono stati messi in atto nelle ultime ore contro il problema dello smog che continua ad imperversare lungo la gran parte del nostro territorio, con Milano e Roma in testa. «A me pare che il governo Renzi sia di fatto inadempiente di fronte all’emergenza smog che è anche sanitaria ed economica, con un costo annuo di 15 miliardi di euro. Roma sta diventano la capitale dello smog: noi di Sel chiediamo la programmazione di due settimane di blocco della circolazione del traffico privato nella Ztl, con riduzione del periodo di blocco del costo dei taxi e triplicazione nella città delle colonnine per le ricariche delle auto elettriche», queste le richieste di Paolo Cento, Presidente del consiglio nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) per quanto riguarda un eventuale piano straordinario del trasporto pubblico.

Roma, Milano e l’Italia sotto occhio ciclone per emergenza smog: le targhe alterne decise da Tronca e a Bergamo, il blocco totale a Frosinone e nel capoluogo milanese, e in generale sono tante le misure di ordine vario che provano a combattere l’inquinamento. Dura però la reprimenda del governo in questo senso, dopo anche i vari attacchi da parte di Lega e Movimento Cinque stelle che accusano l’esecutivo di essere assento nella grande emergenza smog. Il ministro dell’Ambiente, Galletti reagisce così “bacchettando” alcuni comuni: «L’emergenza che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto e ripresentarsi in futuro in modo sempre più frequente, visto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno determinando in ogni parte del mondo, per questa la nostra risposta deve essere coordinata e di sistema, non in ordine sparso». Galletti ha convocato il 30 dicembre, mercoledì dunque, una riunione con vari sindaci e governatori delle principali aree coinvolte dallo smog in Italia, «la riunione di mercoledì sarà il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedete da qui in avanti». Misure consigliate per uscire dalla crisi è impegno rafforzato su mobilità sostenibile, svecchiamento parco mezzi pubblici ed efficienza energetica con però una nuova cultura civica nelle strade e dovunque, e per questo di strada davvero ce n’è da fare.

Partito dunque stamattina alle 7.30 il provvedimento di targhe alterne a Roma con lo stop a tutti i veicoli con cifra finale della targa dispari, mentre domani sarà il turno delle pari a dover rimanere in garage. Le polemiche non diminuiscono però contro il comune gestito dal Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, che ha deciso per la quarta volta in questo dicembre per la via soft e non per il blocco totale antismog per esempio scelto da Milano. L’inquinamento è a livelli altissimi e quindi il Campidoglio si è detto severissimo nei controlli oggi e domani, 29 dicembre: «ci saranno in campo circa 150 pattuglie della polizia locale, al fine di garantire il rispetto dell’ordinanza che dispone le targhe alterne. Sono stati programmati maggiori controlli da parte della Polizia Locale di Roma Capitale, con incremento degli accertamenti sul territorio». Il Campidoglio si dice poi speranzoso che i romani accolgano l’invito a non usare in generale l’auto con la presenza del biglietto speciale Bit valido per tutto il giorno a 1,50€: chiaro, andrà verificato se poi i mezzi Atac risponderanno presente al maggiore utilizzo dei romani.

Ma servono davvero le targhe alterne, si chiedono i cittadini di Roma che oggi vedono per la quarta volta l’inizio del provvedimento del Comune di Roma Capitale per le targhe alterne. Si fermano le dispari, domani sarà il turno delle pari ma le polemiche davvero non si placano, specie dopo la decisione firmata in extremis prima di Natale per scongiurare il blocco totale – come a Milano – e per aprire alla quarta misura di targhe alterne in questo mese anomalo. Andando a vedere come è stata la conseguenza dello smog, il vero pericolo in questi giorni di allerta inquinamento, durante le ultime due giornate di blocco parziale, i dati sono interessanti, riportati su sito della Capitale: il 21 dicembre le Pm10 hanno superato la concentrazione massima stabilita per legge in 11 centraline su 13, mentre nella seconda giornata di blocco il 22 dicembre furono dieci su tredici a sforare il tetto. Ecco, con la speranza che questa volta non riaccada nel medesimo modo, si apre oggi l’ennesimo blocco per targhe alterne: stop alle dispari, domani invece il turno delle pari.

Lo smog e Roma, l’inquinamento e l’Italia, purtroppo rapporti sempre più intrinsechi: le targhe alterne di domani e dopodomani decise dal Comune di Roma per la quarta e ultima volta di questo dicembre anomalo, ha sollevato le moltissime polemiche sia dagli ambientalisti – troppo poco come misura, lo smog non è diminuito – che i commercianti e altri cittadini secondo cui sarebbe un provvedimento inutile e a danno solo degli automobilisti. La realtà sicuramente rimane molto critica, e le polemiche non sempre sono a vanvera, eppure il problema dell’inquinamento rimane costante e serio. Durante la giornata di ieri, Santo Stefano, durante tutti i monitoraggi del giorno, sono stati evidenziati in 3 centraline su 13 i livelli d Pm10 superiori alla norma consentita per legge: i luoghi di massima allerta smog, sono dunque Preneste, Cinecittà e Tirburtina, mentre sono state evidenziate come potenzialmente superiori nel futuro prossimo anche Corso Francia e Magna Grecia. Il blocco del traffico e le targhe alterne di certo non sono la soluzione, d’altra parte qualcosa va fatto per questa emergenza e il Campidoglio sta cercando di trovare una soluzione.

Molto duro l’attacco dei Verdi per quanto riguarda la decisione delle targhe alterne a Roma invece che l’iniziale provvedimento di blocco totale del traffico: l’attacco è rivolto contro il commissario straordinario della Capitale, Francesco Paolo Tronca, che avrebbe fatto dietrofront per via delle pressioni dei commercianti romani imbestialiti in questo mese per le continue misure antismog come le targhe alterne, che non risolvono problema inquinamento e che ne creano altri. I Verdi non sono d’accordo e con il loro portavoce Gianfranco Mascia ad Andkronos partono all’attacco: «Snocciolando i dati dei livelli delle polveri sottili PM10 nella capitale sembra di leggere un bollettino di guerra: ben 7 centraline hanno superato il limite dei 35 giorni, anche non consecutivi, stabilito dalla legge. Non capiamo perché il Commissario Straordinario Tronca, non voglia prendere quei drastici provvedimenti che servono a bloccare l’inquinamento da polveri sottili». Secondo il leader romano dei Verdi, l’atteggiamento di Tronca è troppo rivolto ai soli commercianti: «In particolar modo siamo sbigottiti di fronte al fatto che l’amministrazione si proponga come il promoter della Confcommercio e non come garante della salute dei cittadini».

In questa domenica a Roma, in attesa delle targhe alterne, è attivo un blocco particolare del traffico per tutte le categorie più inquinanti dei veicoli all’interno della Fascia Verde della Capitale. Per disposizione del Commissario Straordinario, lo stop prevede il fermo per tutta la giornata di oggi per i veicoli a benzina Euro 0, 1, per i motori diesel Euro 0, 1, 2, ma anche per i motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi Euro 0, 1, per finire con le microcar diesel sempre motore Euro 0, 1- Tutte queste categorie dunque non possono accedere alla città oggi e in generale da molte settimane, un secondo provvedimento che ha accompagnato quello delle targhe alterne (domani iniziano lo stop le dispari) i tentativi del Campidoglio di combattere l’emergenza smog.

Targhe alterne a Roma, di nuovo? Eh sì, da domani si riparte per la quarta ed ultima volta di questo pazzo dicembre: lo smog è a livelli storici, la pazienza dei cittadini per i continui provvedimenti sul traffico e il blocco di veicoli, idem. Come se ne uscirà? In attesa di pioggia e vento che dovranno sistemare un po’ la situazione, dal oggi fino al 6 gennaio ci saranno ulteriori disagi dovuti a varie Ztl che torneranno attive, sempre in vista dei giorni contro lo smog. Quali saranno tali zone al traffico limitato? Dalle 14 alle 18 tutti i giorni non si potrà accedere al Centro Storico, stessi orari anche per la Ztl A1 Tridente. Tranne a Natale e ieri, continua ad essere attiva anche quella di Testaccio: se volete però scoprire in tempo reale quali sono le ultime novità sulle zone a traffico limitato della Capitale, potete cliccare qui direttamente dal sito della Capitale. Si preparano invece tutti gli altri cittadini rimasti a Roma, a due giorni di fuoco per le targhe alterne: domani stop alle dispari, martedì le pari.

Per cercare di contrastare lo smog (e anche le polemiche) dopo la decisione delle targhe alterne a Roma domani e martedì 29 dicembre, il Comune della Capitale nelle vesti del Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca, ha invitato Atac e l’intera concentrazione di mezzi pubblici dell’area urbana di aumentare alcune corse per ridurre il più possibile i disagi dei pendolari che in questi giorni non sono in vacanza e comunque dovranno recarsi al lavoro o semplicemente dei turisti che desiderano girare la città in queste festività. L’Atac dunque ha raccolto la sollecitazione e ha permesso il potenziamento di alcune linee, ecco quali in questi giorni di targhe alterne (domani si comincia con le dispari ferme): 44F(Montalcini-Teatro Marcello), 46 (staz. Monte Mario-p.za Venezia), 53 (p,zza Mancini-Chigi.Mancini), 60 (l.go Pugliese-piazza Venezia), 70 (Clodio-Giolitti), 80 (p.za Vimercati-Partigiani), 85 (Termini-Arco di Travertino), 160 (Caduti della Montagnola-v.le Washington), 170 (Agricoltura-Termini), 301 (P.za Augusto Imperatore-Grottarossa), 492 (Staz Tiburtina-Cipro), 714 (p.le Nervi-Termini) e 913 (staz. Monte Mario-p.za Augusto Imperatore).

Un dicembre strano, un Comune di Roma che prova a combattere lo smog con altre due giornate di targhe alterne che domani lunedì 28 e martedì 29 dicembre chiuderanno un 2015 di problemi ingenti nella Capitale, in questo ultimo periodo segnata dal pericolo inquinamento. Sono varie le misure contro lo smog in queste vacanze natalizie per la città di Roma: oltre alle ztl e alle targhe alterne, il Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ha deciso di chiudere durante queste festività la via dei Fori Imperiali, con il traffico sia pubblico che privato completamente off limits. Da Natale fino all’Epifania, 6 dicembre 2016, tutti i veicoli compresi bus, taxi ecc, non possono circolare tra piazza del Colosseo e Piazza Madonna di Loreto, deviate dunque le corse delle linee 51, 75, 85, 67, 117, 118, n2. Da domani mattina invece, con gli orari che potete leggere nel dettaglio qui sotto, inizieranno le due giorni di targhe alterne, con domani ferme le dispari e martedì le pari.

Un blocco del traffico, particolare quello che a Roma accadrà domani e dopo: targhe alterne, eccolo il “solito” particolare provvedimento del Comune di Roma, divenuto in questo dicembre una compagnia fissa per i cittadini romani. Moltissime le polemiche dopo l’ennesima decisione di targhe alterne, la quarta in questo mese, per cercare di combattere lo smog che nel frattempo non accenna a diminuire, complice anche la mancata presenza di pioggia in tutto il territorio (e non solo qui). Ci si mettono poi anche le sorprese natalizie non proprio attese per i romani, ovvero quando Atac a Natale ha interrotto le tre linee della metropolitana dopo le 13, costringendo i cittadini e i turisti a prendere auto per spostarsi in città. La reazione sui social è stata divertente ma significativa della pazienza ormai arrivata ad esplodere per il disagio trasporti nella capitale: “Entriamo nel futuro… a piedi! Fermate le metro a Natale, bravi.” oppure ancora “Ho dovuto attraversare la città in macchina avanti e indietro avendo la metro sottocasa: non c’è che dire, buon Natale a me da Atac!”. E molti altri: la situazione non è rosea e domani mattina riparte lo stop delle auto con targa dispari, martedì le pari, staremo a vedere cosa succederà.

L’analisi delle sostanze presenti nell’aria a Roma ha superato pericolosi margini che davvero rendono necessaria grande attenzione e misure di previdenza importante. Inizialmente si era pensato al blocco totale della circolazione come accadrà a Milano il 28, 29 e 30 dicembre, poi però si è deciso per un blocco solo parziale della circolazione. A Roma infatti ci saranno le targhe alterne nei giorni di lunedì 28 e martedì 29 dicembre. La comunicazione è arrivata dal sito istituzionale del Comune di Roma previa nota ufficiale del Campidoglio, in questa si sottolinea come si parta con il blocco delle targhe dispari e poi il giorno successivo di quelle pari. Una decisione importante che si lega a quella che vedrà esteso il prezzo del normale biglietto dei mezzi pubblici da 1.50 euro esteso a tutta la giornata e non solo ai limiti precedenti, in una novità questa assoluta per la capitale. Vi saranno delle limitazioni legate anche per quanto riguarda la temperatura dei riscaldamenti. Infatti questi non dovranno superare il valore di 18 gradi ovviamente fatta eccezione per gli ospedali, le cliniche, le scuole e simili. Saranno inoltre ridotti questi dalle solite dodici a un massimo di otto ore di funzionamento.