Il corteo era composto da venti Smart elettriche, aveva attraversato il centro città per raggiungere il Cnr dove si è svolta la presentazione del libro di Gianluca Nicoletti, giornalista e papà di Tommy. L’entusiasmo delle famiglie e dei bambini autistici però è stato smorzato con l’arrivo di una multa da 90 euro. Lo denuncia lo stesso giornalista a “Redattore Sociale”. Era il 18 settembre, quando è stata organizzata l’iniziativa dedicata ai bimbi autistici: «Doveva essere la giornata dell’orgoglio autistico, avevamo faticosamente convinto le famiglie a vincere la propria ritrosia, riprendendosi con i figli autistici quella città sempre piena di barriere. La risposta è stata una multa. Sono davvero turbato», dice Nicoletti al “Corriere della sera”. «È un gesto terribile – commenta Nicoletti – Una risposta orribile da parte della città. Sono completamente sconvolto, costretto a giustificare alle madri come sia potuto accadere che, nel giorno in cui avevamo espresso il nostro orgoglio di poterci riprendere la città, scortati peraltro dai vigili urbani, per un inghippo burocratico ora ci troviamo con queste multe in mano». Il passaparola delle multe si è svolto su WhatsApp, la prima a darne notizia è stata Stefania: «Martedì è arrivata una multa a mio padre per essere passato nella corsia preferenziale con la Smart il giorno del raduno, quando eravate tutti insieme in fila. Ma come è possibile? E poi, come sono risaliti a papà?». Rassicurazioni sull’accaduto arrivano da Riccardo Colicchia, organizzatore dell’iniziativa come Aci Consult: «ho sentito il vicecomandante che ci scortava quel giorno, dandoci indicazioni su dove passare… mi ha detto – spiega – che probabilmente la multa e’ stata fatta in automatico dal sistema di telecamere attivo su alcune corsie preferenziali. Sicuramente il comune, che ha autorizzato l’evento, non ha informato l’Agenzia della mobilità, che gestisce il sistema di sorveglianza. Ovviamente – conclude – la multa non deve essere pagata. Provvederemo a predisporre un ricorso all’Agenzia per farla annullare». (Serena Marotta)