Oggi a scrivere non è la giornalista di cronaca, oggi a scrivere non è proprio la giornalista per la verità. Da ieri mattina ho letto più di cento testate, e avevano tutte lo stesso contenuto “Poliziotto si suicida a Montemario, sconosciute le cause”. Oggi a scrivere è la fidanzata di quel poliziotto che ieri non ce l’ha fatta a reggere il peso di una preoccupazione, di una tensione, di un momento che forse sarebbe passato ma che l’ha portato via prima che accadesse. Non scriverò il suo nome o il suo cognome, perché lui non amava essere al centro dell’attenzione, era l’uomo umile che tutti amavano, che tutti avrebbero voluto come figlio, come nipote o cugino e come marito, era il sorriso negli occhi di tutti e la parola di conforto per chiunque.



Non cercare motivazioni per me è impossibile, come è impossibile girarmi in casa e non vedere le sue mani pronte ad accogliermi. La mia testata non parla solo di un poliziotto modello, parla dell’amore che lui aveva per il suo lavoro, per la sua vita, per le paure che avrebbe affrontato e che non è riuscito a superare. Vi parlo di un’anima che resta indelebile nella vita di chi l’ha conosciuto, dei suoi colleghi e dei loro occhi spenti, del suo gesto estremo che ha lasciato posto a tanto e incolmabile vuoto.



Io potrei parlare per ore di lui, ma quello che avrei da dire resta qui nelle lacrime di un foglio che ho dovuto scrivere per evitare che altri lo facessero al mio posto. Mi disse che un giorno avrei dovuto scrivere di lui, ma non mi disse che l’avrei dovuto fare piangendo. Un figlio impeccabile, un padre esemplare, un fratello insostituibile, un cugino presente ed un nipote allegro, e un compagno che resterà unico nelle pagine della mia storia e di chi come me ha avuto fortuna di viverlo.

Amore mio, questo è l’ultimo articolo della mia vita, e ho voluto che fosse solo tuo, ovunque tu sia, so che lo leggerai e che avrai anche questa volta qualcosa da correggermi, non credere a chi ti dice che non hai avuto coraggio, non li ascoltare, eri il coraggio fatto uomo, ed è la storia che parla per te, nessun altro. Abbi cura delle persone che ami, perché se prima eri il nostro punto di riferimento oggi sei la nostra stella più bella. E’ morto un uomo… è morto un poliziotto, e con questo ultimo pensiero, è morta anche una parte di me.