Dopo il primo confronto tv tra i candidati delle primarie Pd a Roma 2016 si possono iniziare a trarre qualche primo bilancio sulla situazione del centrosinistra capitolino a sette giorni dalla sfida alle urne: tempi compressi, con la macchina organizzativa che prova a fare i salti mortali per rientrare nel tempo perso negli scorsi mesi. «Non credo Renzi perderà Roma: ho la sensazione che il centrosinistra può vincere queste elezioni, penso che la destra sia abbastanza in caos: credo che il M5s con quel baricentro politico spostato a destra della Raggi sia elemento temibile e competitivo ma lo possiamo sconfiggere», così Roberto Morassut, candidato della minoranza dem per il Pd alle prossime primarie. Dalla Annunziata in Mezz’Ora su Rai 3 ha poi annunciato con fermezza: «ho lavorato su uno zibaldone di programma che diventerà una sintesi tra due giorni, che presenterò alla stampa; spesso prevale tendenza a raccontare noi stessi come quelli che stanno con questo o con quell’altro e i contenuti interessano meno. La fine dell’amministrazione Marino ha lasciato una ferita, lui ci ha messo del suo, ma è anche stato vittima di un male più profondo che riguarda il centrosinistra e il Pd in questi anni per essersi chiusi in logiche interne dominate da signorie che si chiamano correnti».