ABRAMOVICH AI NEGOZIATI IN TURCHIA, KIEV SMENTISCE L’AVVELENAMENTO
Roman Abramovich è apparso questa mattina a Istanbul per i negoziati di pace tra Russia e Ucraina come mediatore al tavolo delle trattative: ieri, tramite una portavoce, l’oligarca ha confermato il sospeso avvelenamento che gli ha causato la perdita della vista per diverse ore ad inizio marzo.
Di contro però, i delegati ucraini – che secondo il WSJ erano stati avvelenati anch’essi assieme ad Abramovich – hanno smentito la notizia non confermando dunque alcun tentativo di sabotaggio. Il sospetto però che qualcosa possa avvenire nei prossimi giorni è palpabile tanto che questa mattina il ministro degli esteri ucraino Kuleba, come riporta Sky News, ha consigliato ai suoi negoziatori di «non mangiare o bere e preferibilmente evitare toccare qualunque superficie». Le fonti citate dal “Wall Street Journal” continuano a concordare nell’attribuire il presunto attacco a “estremisti russi” che volevano sabotare i colloqui fino alla fine della guerra in Ucraina. (agg. di Niccolò Magnani)
SOSPETTO AVVELENAMENTO PER ABRAMOVICH E DELEGATI UCRAINA
Malore per Roman Abramovich e almeno due negoziatori di pace dell’Ucraina dopo il loro incontro a Kiev all’inizio di questo mese. A lanciare la notizia è il Wall Street Journal, secondo cui avrebbero sofferto di sintomi riconducibili ad un possibile avvelenamento. Si fa riferimento come fonti a persone che sono addentrate nella vicenda. Stando a quanto ricostruito, l’oligarca russo, che ha fatto la spola tra Mosca, Leopoli e altre sedi dei negoziati, e almeno altri due membri del team ucraino hanno riportato sintomi come occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa, desquamazione della pelle al volto e alle mani.
Il sospetto è che si tratti di un attacco da parte dei cosiddetti “falchi russi” che vorrebbero sabotare i colloqui che si stanno conducendo per porre fine alla guerra. Inoltre, una persona vicina a Roman Abramovich ha spiegato che non è chiaro chi fosse l’obiettivo, ma appare evidente che l’ipotesi di un sospetto avvelenamento sia diffusa nel suo entourage.
“NON SONO IN PERICOLO DI VITA”
Le condizioni di Roman Abramovich e dei negoziatori ucraini, di cui fa parte il legislatore tartaro di Crimea Rustem Umerov, sono migliorare nel frattempo. Dunque, le stesse fonti citate dal Wall Street Journal avrebbero chiarito che le loro vite non sono in pericolo. Hanno anche precisato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con cui Roman Abramovich ha avuto un incontro, non ha riportato nessuno di tali sintomi; infatti, il portavoce ha confermato di non avere alcuna informazione riguardo un sospetto avvelenamento.
Come noto il magnate russo era stato indicato tra i mediatori nella guerra tra Russia e Ucraina, tra l’altro nelle ultime ore, secondo indiscrezioni, sarebbe volato a Mosca con un aereo privato dalla Turchia, portando a Putin una lettera di Zelensky. Esperti occidentali che si sono occupati della vicenda hanno comunque concluso che è difficile stabilire se i sintomi siano stati causati da un agente chimico o biologico o da una sorta di attacco elettromagnetico-radiattivo.