Roman Polanski, l’attore novantenne accusato di abusi sessuali: il processo tra un anno

Roman Polanski – premio Oscar con il film “Il pianista” – è prossimo a dover rispondere nelle aule di giustizia di un’accusa piuttosto pesante. L’attore dovrà rispondere presso il tribunale di Los Angeles dell’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne, episodio risalente al 1973. Come riporta La Repubblica, già 5 anni prima era stato accusato di aver abusato della tredicenne Samantha Geimer. L’attore si dichiarò colpevole ma decise di lasciare gli Stati Uniti d’America prima della sentenza poiché convinto che il giudice avesse un pregiudizio nei suoi confronti.



Roman Polanski è atteso al tribunale di Los Angeles il prossimo 4 agosto 2025 dove dovrà rispondere dell’accusa di abusi sessuali ai danni di una minorenne la cui identità è ancora oggi anonima. Come anticipato, l’attore ha lasciato gli Stati Uniti da da decenni, glissando anche l’invito nel 2002 per la vittoria dell’Oscar con il film “Il pianista”.



Roman Polanski, la ricostruzione della presunta violenza sessuale nel 1973

“Non aveva meno di 21 anni, ma meno di 18. Ha dimostrato un enorme coraggio a intentare una causa contro un famoso regista, le ci è voluto molto tempo per fare questo passo”. Queste le parole di Gloria Allred, avvocato difensore di Jane Doe – nome in codice della donna vittima dei presunti abusi sessuali da parte di Roman Polanski – “Sebbene l’imputato abbia continuato la sua vita come niente fosse, per lei niente è stato normale dopo”.

Stando a quanto riportato da La Repubblica, l’accusa di abusi sessuali di Jane Doe nei confronti di Roman Polanski è riferita ad una sera del 1973. La giovane venne invitata a cena dal regista quando ancora non era maggiorenne e, accettando di bere diversi alcolici, si sentì male e venne portata presso l’abitazione del regista. Come racconta il portale, la donna avrebbe poi raccontato di essere stata spogliata e poi costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà.