ELEZIONI ROMANIA, PROSEGUONO INDAGINI
Le elezioni presidenziali annullate in Romania restano un caso, soprattutto a livello giudiziario, perché Bogdan Peschir, l’uomo ritenuto il finanziatore della campagna elettorale di Calin Georgescu su TikTok, è stato arrestato con l’accusa di corruzione di elettori tramite mezzi di comunicazione elettronici. Ieri è scattato l’ordine di custodia cautelare per 30 giorni dopo le perquisizioni di giovedì. Infatti, la procura generale ne ha effettuate diverse, con la polizia che si è presentata a casa di diversi influencer che hanno promosso la campagna di Georgescu.
La procura generale in un comunicato stampa ha spiegato che Peschir avrebbe offerto pagamenti sull’applicazione, sotto forma di “regali” che poi possono essere convertiti in denaro, ma ci sarebbero stati anche trasferimenti di denaro tramite Revolut per indurre centinaia di persone a votare il candidato ultranazionalista della Romania.
FERMATO IL PRINCIPALE “SPONSOR” DI GEORGESCU SU TIKTOK
Per quanto riguarda Tiktok, secondo i servizi segreti romeni, Peschir avrebbe usato l’account “bogpr” per effettuare donazioni per un totale di oltre 1 milione di euro per finanziare la campagna di Georgescu. Come evidenziato dall’agenzia di stampa Agerpres, il nome di Peschir compare nei documenti presentati dai servizi segreti romeni (SRI) al CSAT, sulla base dei quali la Corte costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali di dicembre. L’SRI ha evidenziato che TikTok ha confermato l’identità dell’utente “bogpr” e i pagamenti ad account TikTok coinvolti nella promozione di Georgescu, anche al termine della campagna elettorale.
“LA RETE DI INFLUENCER CREATA DA PESCHIR”
Inoltre, gli inquirenti in Romania hanno trovato nel telefono cellulare di Peschir conversazioni tra lui e vari influencer, in cui si tracciavano strategie e metodi di pagamento per attirare le persone a votare per Georgescu. Il rapporto dei pubblici ministeri mostra che le strategie per attirare gli elettori dalla parte di Georgescu sono state concepite e messe a punto molto tempo prima del periodo della campagna elettorale vera e propria e consistevano nel pompare grandi somme di denaro, con vari metodi, a un pubblico il più ampio possibile.
Gli influencer su TikTok sarebbero stati individuati tramite la piattaforma FameUp (dedicata alla monetizzazione delle attività promozionali online), su cui veniva pubblicata l’opportunità pubblicitaria, insieme a descrizioni ben definite. Ad esempio, venivano contattati via mail dalla società di origine sudafricana e ricevevano un’offerta di mille euro per la diffusione di un video realizzato da loro, ha dichiarato l’intelligence della Romania.