In Romania il Primo Ministro Nicolae Ciuca ha “assunto” come suo consigliere il robot Ion, che utilizza l’intelligenza artificiale per scoprire e analizzare quali sono i bisogni della popolazione. Il suo aspetto, come riportato da Liberation, non è quello tradizionale di una macchina, bensì di uno specchio alto 2 metri dal design ricercato, proprio per rappresentare il face to face con la società rumena. Anche il nome (il nostro Giovanni), molto comune nel Paese, non è stato scelto a caso.



Il Premier ha presentato il suo nuovo assistente al pubblico lo scorso 1 marzo. È la prima volta che un Governo nel mondo si serve dell’intelligenza artificiale per prendere delle decisioni per la popolazione. Ion, infatti, si occuperà di raccogliere le richieste e i suggerimenti pubblicati in rete dai cittadini con l’hashtag #NoiSuntemIon, di filtrare quelli inviati da bot o troll e di trasmettere dei report ai Ministeri competenti. “Non è solo un robot, ma anche un progetto di ricerca, con un intero sistema che mira a selezionare, ordinare ed estrarre le opinioni dei rumeni”, afferma Nicu Sebe, coordinatore del progetto e professore di informatica presso l’Università di Trento in Italia.



Romania, il robot Ion è il consigliere del Premier Ciuca: le reazioni

La notizia della “assunzione” del robot Ion come nuovo consigliere del Primo Ministro Nicolae Ciuca in Romania è stata accolta con non poco scetticismo. Da un lato, infatti, il Paese è sempre stato ben predisposto verso l’innovazione tecnologica, dall’altro lato, però, diverse aree presentano delle problematiche molto più urgenti, come il mancato accesso all’acqua corrente. È per questo motivo che l’iniziativa ha scatenato alcune polemiche.

“La strategia di transizione digitale che sta attuando il Governo è caotica e priva di una reale strategia. È fantastico che i ricercatori stiano collaborando e realizzando un progetto AI come Ion. Sfortunatamente, però, non sono così sicura che la popolazione rumena sia pronta per una tecnologia così sofisticata”, ha affermato Olivia Vereha, co-fondatrice di Code4Romania, la più grande azienda del settore nella Romania. Il Premier, tuttavia, non intende in alcun modo tirarsi indietro.