Romano Prodi potrebbe essere il prossimo presidente della Repubblica e divenire così il nuovo inquilino del Quirinale quando scadrà il mandato di Sergio Mattarella? Il quesito ha ragion d’essere, considerato il curriculum vitae dell’ex premier. In questo periodo di toto-nomi, del resto, non sono mancate le candidature di altri leader della politica, non ultimo Silvio Berlusconi, ma la sensazione è che sia ancora presto per conoscere con certezza l’orientamento decisionale per quanto concerne l’elezione del nuovo capo di Stato.



A smontare qualsiasi convinzione in tal senso, però, è stato proprio lo stesso Prodi, che ha risposto come segue a Gianni Minoli durante la premiazione in cui gli è stato conferito il premio Cavour 2021 presso il castello di Santena, nel Torinese: “Ho 82 anni, per un incarico settennale è un’incoscienza”. In riferimento a un’eventuale seconda candidatura del presidente Sergio Mattarella, Romano Prodi ha dichiarato: “I siciliani silenziosi non cambiano mai parere e Mattarella è un siciliano silenzioso”.



ROMANO PRODI: “MANDATO-BIS DI MATTARELLA? NON SAREBBE UNA ROTTURA DEFINITIVA DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE”

Come riporta “La Repubblica”, Romano Prodi non ha commentato solamente la sua possibile elezione a presidente della Repubblica, ma anche la prospettiva di un eventuale mandato-bis di Mattarella: sarebbe una rottura definitiva della democrazia parlamentare? “Una rottura no, perché è già successo una volta e nella Costituzione non c’è scritto che non possa esserci un secondo mandato. Mattarella pensa seriamente a quello che dice, se poi succedesse una circostanza straordinaria, ma io non credo, potrebbe anche cambiare parere. Però sicuramente 14 anni sono il doppio di sette”.



Infine, Prodi ha parlato del suo storico avversario politico, Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: “Proporre una perizia psichiatrica per Berlusconi è una delle ennesime follie dell’Italia. Gli riconosco il merito di avere spostato il suo partito verso una linea europea. Potrebbe aspirare al premio Cavour? Questo dipende dalla giuria, non da me”.