IL PROCESSO OPEN ARMS E IL BLOCCO-MIGRANTI ANCHE DOPO SALVINI: PARLA IL CAPOGRUPPO AL SENATO ROMEO

Tra settembre e ottobre la Lega si “gioca” molto del suo prossimo futuro politico, dettato giocoforza dal processo Open Arms contro il segretario Matteo Salvini che – in caso di condanna – rischia l’incandidabilità: nella sua lunga intervista a “La Verità” il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ragiona sulla “stranezza” di un processo che pare sempre più politico, specie dopo le motivazioni addotte dai pm di Palermo nel richiedere i 6 anni di reclusione per l’ex Ministro dell’Interno sotto il Governo Conte-1.



Bloccare i migranti trasportati dalle ong, ragionare su politiche migratorie e difendere i confini del proprio Paese – rivendica il senatore lombardo – non è qualcosa rimasto in capo solo a Matteo Salvini quando era a capo del Viminale, ma è quanto poi ripetuto anche dal suo successore nel Governo Conte-2, ovvero Luciana Lamorgese: nell’ottobre 2019, sottolinea Romeo, sul caso della nave Oceean Viking l’attesa per lo sbarco dei migranti è stata di 12 giorni, più di quelli su Open Arms. Non solo, sempre con Lamorgese Ministro dell’Interno ma un anno dopo, sotto il Governo Draghi, la nave Geo Barents vede l’attesa di 11 giorni per lo sbarco di 113 migranti a bordo. Il parlamentare leghista si chiede perché tutta questa diversità di trattamento da parte della magistratura con chi ha fatto attendere i migranti a bordo (assistiti di continuo, ndr) della Open Arms 6 giorni e chi invece per il doppio del tempo, senza essere però indagati.



“MIGRANTI, LA SINISTRA IN EUROPA APRE GLI OCCHI. IN ITALIA…”: COSA HA DETTO ROMEO DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER SALVINI

Ed è qui che arriva l’affondo di Massimiliano Romeo che sottolinea come Salvini sia stato vittima di un combinato disposto fra magistratura “attenta” e una politica di opposizione molto feroce: «esiste una parte politica che davanti alla richiesta della magistratura ha deciso di mandare Salvini sotto processo», per Romeo è un cattivo costume molto “abituale” in Italia, dal momento che non si riesce a sconfiggere a livello elettorale un nemico politico, «si tenta sul piano giudiziario». Dalla Gregoretti alla Diciotti fino a tutti gli altri casi contenziosi tra ong e Stato italiano, dovunque il Ministro all’epoca al Viminale non è andato a processo, tranne che nel caso Open Arms.



Per questo motivo Romeo non dà pienamente colpe alla magistratura, a cui anzi riconosce l’assoluta libertà e indipendenza nell’operare: il tema è prettamente politico in quanto «è stato un voto parlamentare ad autorizzarlo», avvenuto con un’altra maggioranza – quella giallorossa – e con un partito, il M5s, che ha completamente cambiato linea politica tra i casi affrontati quando era al Governo con la Lega e quelli invece finiti in inchieste sul finire dell’esperienza del Governo Conte-1 (dove tra Salvini e lo stesso Premier i rapporti erano tutt’altro che positivi). Con Lamorgese che come Salvini bloccò le navi dei migranti per nulla toccata da inchieste, e con il Movimento 5Stelle che firmò il divieto di avvicinamento della Open Arms alle coste italiane, salvo poi cambiare oggi completamente la linea, il caso Salvini a poche settimane dalla sentenza di primo grado entra sempre più nel caos secondo il capogruppo della Lega.

Secondo Romeo, gli attivisti delle ong nel Mediterraneo (ma non solo) non dovrebbero avere libertà completa nella “regia” dei salvataggi e delle politiche migratorie, semmai vi deve essere un controllo a monte degli Stati: in questo senso, le recenti disposizioni prese sia dalla Germania di Scholz che dalla Francia di Macron sembrano dare anni dopo la “ragione” alle tendenze di Salvini affrontate in Italia prima della pandemia Covid. Secondo Romeo, «le sinistre si stanno scontrando con la realtà», conclude nell’intervista a “La Verità”, dato che quando i problemi dell’immigrazione entrano in “casa propria” ci si ritrova a recuperare una politica di contenimento, «hanno finalmente aperto gli occhi e preso contatto con la realtà, meglio tardi che mai».