Dopo il successo de Il primo re, film uscito in sala a gennaio e che ha raccolto un ottimo riscontro di critica e di pubblico, Matteo Rovere è al lavoro sulla serie televisiva Romulus: prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia, tornerà sulla fondazione di Roma e sul mito di Romolo e Remo. Distribuita da ITV Studios, la serie televisiva avrà come protagonisti principali Andrea Arcangeli, Marianna Fontana e Francesco Di Napoli, mentre dietro la macchina da presa si alterneranno lo stesso Matteo Rovere (al suo esordio alla regia di un progetto televisivo), Michele Alhaique e Enrico Maria Artale. Le riprese sono partite a giugno nel Lazio e andranno avanti per 28 settimane tra Roma e dintorni: la serie sarà composta da 10 episodi ma, anche per l’imponente lavoro in post-produzione, non arriverà sull’emittente satellitare prima di fine 2020. E c’è una caratteristica – una delle pochissime – de Il primo re che ritroveremo anche in Romulus: gli attori parleranno in pre-latino!
ROMULUS, LA NUOVA SERIE TV DI MATTEO ROVERE
Un cast ben nutrito, due città ricostruite in base a ricerche storiche ben documentate e più di 700 presenze stunt, nonché centinaia di armi riprodotte: Romulus sarà ambientata otto secoli prima di cristo e racconterà il mondo attraverso gli occhi di tre ragazzi segnati da morte, solitudine e violenza, ovvero Iemos, Wiros e Ilia. «E’ un racconto di sentimenti, guerra, fratellanza, coraggio e paura», ha spiegato il regista Matteo Rovere e, come dicevamo, la serie televisiva non avrà molto a che fare con Il Primo Re: «Il Primo Re narrava la leggenda della fondazione di Roma come fosse reale. Romulus racconta invece cosa sia accaduto realmente nell’VIII° secolo avanti Cristo, e cioè i movimenti fra le 30 tribù latine del Lazio che poi genereranno un qualche cosa che sarà interpretato in Età Imperiale come la leggenda di Romolo, Remo e la lupa», queste le parole del cineasta a Coming Soon.