Ron è tra gli ospiti di “Una voce per Padre Pio“, lo show condotto da Flavio Insinna, Nathalie Guetta e Nino Frassica trasmesso sabato 11 luglio 2020 in prima serata su Raiuno. Una lunga serata all’insegna della grande musica, ma anche della celebrazione della vita del Santo di Pietralcina ricordato con tantissime storie di devozione e non solo. Tanta buona musica durante lo show con la partecipazione di grandi nomi della musica italiana, tra cui anche quello di Rosalino Cellamare, artista di raro talento che ha legato la sua carriera in modo indissolubile al grandissimo Lucio Dalla. Proprio all’amico e collega scomparso prematuramente nel 2012 ha dedicato un disco in cui ha voluto reinterpretare alcune delle sue canzoni più belle. La selezione dei brani è venuta in maniera del tutto naturale come ha raccontato l’artista intervistato da altoadige.it: “con molta tranquillità e semplicità. Ho deciso di festeggiare i 75 anni di Lucio. Sì, proprio festeggiare. Il fatto di portare a Sanremo lo scorso anno un suo pezzo mi ha facilitato le cose. Adesso posso dire di non avere più problemi a parlare di Lucio e cantare le sue e le nostre canzoni”.

Ron, le canzoni e i ricordi legati a Lucio Dalla

Ron ha voluto omaggiare l’amico di sempre Lucio Dalla con un album davvero speciale uscito in concomitanza con il 75esimo compleanno dell’artista bolognese scomparso prematuramente all’età di 68 anni a causa di un infarto. Tutte le canzoni sono state scelte senza pensarci troppo come ha sottolineato l’artista: “le ho scelte molto a istinto, quelle che avevo più dentro, senza pensarci troppo. Quelle che avevo scelto erano una decina, poi ne ho aggiunte via via altre per il tour”. Un disco pensato per raccontare una parte “inedita” di Dalla: “racconta il Lucio bambino, quello che faceva impazzire mamma Jole, quello che è diventato un angelo. Un piccolo angelo, non un angelone grande e grosso! Poi racconto il Lucio che è diventato grande, ma che era sempre buffo e divertente, sempre con il suo lato fanciullesco, ma sempre con molta leggerezza, senza prenderci troppo sul serio. Seguo un testo scritto, ma poi ogni tanto mi vengono in mente dei ricordi e li racconto”. Tantissimi i ricordi legati al grandissimo artista bolognese, anche se dovendone scegliere uno Ron non ha dubbi: “avevo 18 anni, eravamo su una nave, stavamo andando in Sicilia. Eravamo sul ponte. Lucio sonnecchiava, io strimpellavo la chitarra. Ho cominciato a tirar fuori qualche nota. Poi Lucio si è svegliato e insieme abbiamo composto, in mezz’ora, “Piazza grande”. C’era il mare, il sole. Un ricordo bellissimo di un’estate felice”. Nessun ricordo triste legato a Dalla, anche se il cantante di “Vorrei incontrarti tra 100 anni” rivela: “c ci siamo scontrati, soprattutto in studio, perché su tante cose la pensavamo in modo diverso, avevamo gusti diversi. Lui faceva il duro e io pure, e nessuno voleva arretrare. Discutevamo molto, ma è stato costruttivo”. Una cosa è certa Ron senza Lucio Dalla sarebbe stato un “musicista diverso”.