Ron a Verissimo racconta gli alti e bassi della vita: “Quando cadi vieni messo da parte”

Ron a Verissimo racconta la sua lunga carriera ai microfoni di Silvia Toffanin, soffermandosi soprattutto su alcune fasi cruciali della sua vita privata. Il legame indissolubile coi genitori, il rapporto con la fede e il successo professionale. “Cercavo la possibilità di cantare. Questo cercavo e quando ci fu la possibilità di Sanremo colsi l’occasione. Quando cadi, come negli anni piombo, viene messo da parte. Stava nascendo il cantautorato ed io ho iniziato a suonare per altri. La musica è tutto”. “Papà mi teneva sempre su“, racconta Ron. “Io però sono positivo e ho resistito per 52 anni”.



Ron e la sua infanzia solitaria: “Mi nascondevo sotto il letto, come i gatti…”

Sulla sua infanzia Ron ricorda il suo essere solitario: “Mi piaceva stare da solo, come i gatti mi nascondevo sotto il letto. Facevo cose un po’ folli, ma anche cose molto mie. Mia mamma? E’ sempre stata una donna meravigliosa”, racconta a Silvia Toffanin. Fondamentale, nella vita del cantante e nella vita privata, il rapporto con la fede: “Sono molto credente e sono molto orgoglioso di esserlo. Senza la fede non farei nulla perché sono molto fragile. Dio mio è accanto e me ne accorgo di continuo. Quando ho chiesto qualcosa me lo ha fatto trovare”. Nel corso dell’intervista si parla inevitabilmente di Covid e pandemia: “Come ho vissuto quel periodo? All’inizio non riuscivo a mettermi al piano, poi mi sono sbloccato. La musica mi ha sempre salvato”. 

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