Ronaldo al Manchester: quante tasse pagava in Italia?
Il ritorno di Cristiano Ronaldo al Manchester United potrebbe esserci stato, non solo per una scelta di cuore, ma anche economica. Il fuoriclasse portoghese non pagherà tasse in Inghilterra, a differenza di quanto avveniva durante il suo trascorso in Italia. Ormai è risaputo, CR7 può essere considerata una vera azienda con un fatturato molto elevato, che non è frutto esclusivamente degli ingaggi percepiti dalla sua carriera calcistica (25 milioni netti al Manchester, prima 31 alla Juventus), ma è incrementato da sponsorizzazioni e diritti di immagini, che fanno di Cristiano Ronaldo una vera miniera d’oro.
Al suo passaggio alla Juventus e il conseguente arrivo in Italia, il portoghese beneficiò della Flat Tax, introdotta dal governo Gentiloni. Questo sistema fiscale gli permetteva di versare un forfait di 100mila euro l’anno su tutti i redditi provenienti dall’estero, quindi le sponsorizzazioni. Un incentivo per la scelta del calciatore di vestire la maglia bianconera.
Ronaldo in Inghilterra: quanto risparmierà?
Con l’addio alla Juventus e il passaggio di Cristiano Ronaldo al Manchester United, l’attaccante portoghese avrà anche un vantaggio economico. Se durante la sua permanenza in Italia, versava di tasse un forfait di 100mila euro l’anno, in Inghilterra non dovrà pagare neppure quelli. A riportarlo è Il Sole 24 Ore, il quale spiega che Ronaldo potrà beneficiare del bonus chiamato “Res non Dom” (residenti non domiciliati, ndr), quindi chiunque viva e lavori in Inghilterra, ma ha la sua casa permanente in un altro Paese.
Un regime fiscale, che in determinate condizioni, non tassa i redditi provenienti dall’estero e non importati nel Regno Unito. Sarebbe il caso di CR7, che avrebbe già beneficiato in passato di questo incentivo, quando si trasferì dallo Sporting Lisbona al Manchester United nel 2003. Secondo la stessa fonte, Cristiano Ronaldo potrà beneficiare di questo diritto per altri 7 anni.