Il Roosevelt Hotel negli Stati Uniti non è solo uno degli alberghi di lusso più celebri e ricchi di storia Oltreoceano ma negli ultimi tempi è tornato a far parlare di sé per due aspetti tra loro strettamente legati: infatti questo imponente edificio (la cui prima realizzazione, quando ancora non era un hotel, risale addirittura al 1863) che ha sede nella città di New Orleans, in Louisiana, nei pressi della suggestiva Bourbon Street ovvero nel cuore del quartiere francese e che costituisce il nucleo più antico dell’intero centro abitato ha deciso di recente di dare vita a una vera e propria galleria di ricordi e cimeli risalenti a epoche passate, fedele allo spirito stesso che ancora oggi anima il Roosevelt. E proprio per fare questo i vertici della società che lo gestiscono oggi hanno pure lanciato una curiosa iniziativa qualche tempo fa, a seguito delle celebrazioni per i 125 anni dalla prima apertura (1893): invitare tutti coloro che sono in possesso di materiale e memorabilia dell’hotel, che li abbiano rubati o se ne siano trovati casualmente in possesso, di restituirli per poter usufruire di benefit o anche di un soggiorno gratis in una struttura che ha visto passare tra le sue hall e oltre 500 stanze un pezzo di storia recente degli USA.



IL ROOSEVELT HOTEL NEGLI STATI UNITI

Infatti il Roosevelt Hotel di New Orleans ha una storia davvero lunga e affonda le sue radici a metà Ottocento quando nacque sulle ceneri del Grunewald’s Music Hall, distrutto da un incendio nel 1862: successivamente l’omonima famiglia tedesca che lo gestiva, i Grunewald, lo vendettero nel 1923 a un altro gruppo che decise di ripensare totalmente il vecchio edificio, stravolgendolo, e chiamandolo Roosevelt Hotel in onore dell’allora Presidente degli Stati Uniti e la cui azione politica si rivelò decisiva per la rinascita della città della Louisiana. La “nuova fase” dell’albergo di lusso è cominciata invece nel 2007 quando una nuova cordata, la by AVR Realty Company and Dimension Development, ne annunciò l’acquisto assieme a un piano di oltre 100 milioni di dollari per modernizzarlo pur strizzando l’occhio negli arredamenti e nel design agli hotel degli anni Trenta e Quaranta, scegliendo la “Waldorf Astoria Hotels and Resorts” per gestirne la proprietà e organizzando una riapertura sfarzosa nel luglio 2009 riproponendo il vecchio nome a seguito di alcuni cambiamenti nel passato. Il resto è storia recente: l’albergo che ha potuto vantare tra i suoi ospiti proprio Theodore Roosevelt e John Fitzgerald Kennedy ha deciso di premiare chi restituiva alla direzione gli oggetti perduti o rubati in passato: e qui la questione si fa divertente perché tra materiale sottratto e memorabilia, come capita spesso in molti hotel, la lista non è solo lunga ma quasi surreale.



RESTITUISCI CIMELI E MEMORABILIA PER UN SOGGIORNO GRATIS

L’iniziativa lanciata dal Roosevelt Hotel di New Orleans aveva indicato come deadline lo scorso 1° luglio per restituire quello che rappresenta di solito “il bottino” di coloro che soggiornano anche nel più piccolo degli alberghi: dalle saponette agli asciugamani, ai sempreverdi posacenere senza dimenticare le stesse lenzuola o altri oggetti che decorano le camere. E negli oltre 125 anni di storia di uno degli alberghi simbolo di “The Big Easy” (uno dei soprannomi della città) sono scomparsi anche tavolini, lampade preziose e finanche alcune statue: è per questo che quello che è stato chiamato “Historic Giveback Contest” ha invitato gli ex ospiti o chi fosse in possesso di questi oggetti di valore a restituirli, in una caccia al tesoro il cui pezzo più pregiato era la bellissima porta della Blue Room, la hall che non solo vide il pubblico assistere a un discorso di JFK ed esibirsi nientemeno che Louis Armstrong, Frank Sinatra e Ray Charles, e che scomparve misteriosamente dopo i lavori effettuati a seguito dell’apocalisse causata dall’uragano Katrina nel 2005. Insomma, recupero di quella che è la sua storia e volontà di esporla quale testimonianza per il futuro in una galleria esclusiva: è stato questo l’obbiettivo della campagna, proponendo a tutti i “contributori” (o ladruncoli pentiti) di vincere un soggiorno a cinque stelle del valore di oltre 15mila dollari completamente pagato dallo stesso Roosevelt Hotel. E ovviamente nessuna sanzione per i diretti interessati: in attesa di capire quali oggetti e complementi d’arredo sono stati recuperati, che una volta tanto si possa dire che l’onestà verrà premiata?

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