Tra i tanti nomi associati alle pagine di cronaca nera del nostro paese sicuramente un posto d’onore spetta a Rosa Bazzi e Olindo Romano, attualmente condannati all’ergastolo (in tutti e tre i gradi di giudizio) per la strage di Erba e – a brevissimo, mancano solamente 9 giorni – protagonisti di un’udienza in cui il tribunale di Bergamo deciderà sulla revisione del processo a loro carico. Su tutti questi argomenti – e molti altri – tornerà questa sera la redazione di Le Iene con il suo speciale Inside, dedicato proprio alla strage di Erba e che cercherà di mettere in fila tutti gli aspetti che non tornano nella (qualcuno direbbe presunta) colpevolezza dei coniugi Rosa e Olindo.



Tra queste righe cercheremo di fare lo stesso, ma soffermandoci su quello che la cronaca ci ha detto in tutti questi lunghi 18 anni che sono passati dal quadruplo omicidio e – soprattutto – sulla verità processuale. Proprio partendo da qui è bene ripetere che ad oggi secondo ogni grado di giudizio italiano non ci sono dubbi che Rosa Bazzi e suo marito Olindo Romano sono gli unici autori della strage di Erba; tanto che non sono mai stati fatti i nomi di altri possibili indagati (a parte Azouz Marzouk, scagionato grazie al suo alibi di ferro che lo collocava addirittura al di fuori dell’Italia).



Chi sono Rosa Bazzi e Olindo Romano: dalla strage di Erba alla ritrattazione della confessione

Facendo un passetto indietro prima di tornare alla storia della strage di Erba, è bene dire che sulla vita privata di Rosa Bazzi e Olindo Romano prima di quel – tragico – 11 dicembre del 2006 non ci sono particolari dettagli: risulta che lui – nato nel 1962 – abbia fatto per diversi anni il camionista, reinventandosi poi netturbino; mentre lei (classe 1963) ha lasciato gli studi dopo la quinta elementare per diventare donna delle pulizie. La storia d’amore di Rosa e Olindo sembra essere stata – almeno fino al 2006 – piuttosto tranquilla, con un matrimonio che sembra procedere tutt’ora a gonfissime vele, nessun figlio all’orizzonte e pochi parenti al loro fianco: Romano (ricorda SkyTg24) avrebbe troncato ogni rapporto familiare dopo l’inizio della relazione con Bazzi; mentre lei non pare abbia parenti ad attenderla fuori dal carcere.



Secondo la versione ricostruita in tribunale (e che fino all’11 luglio dobbiamo ritenere l’unica vera) dietro al violentissimo omicidio in via Diaz si nascondevano alcuni diverbi condominiali, con i coniugi Rosa e Olindo arrabbiati per i frequenti schiamazzi in casa Castagna; mentre la loro colpevolezza è stata ricostruita grazie alla testimonianza di un vicino di casa – Mario Frigerio -, unico sopravvissuto al violento attacco.

Nel 2007 – torchiati dagli inquirenti – prima Rosa Bazzi e poi Olindo Romano hanno confessato la loro colpa, poi ritrattata dopo un paio di giorni: una scelta vista dai tribunali come legata al cambio di legale della coppia e che non servì a cambiare le primissime ipotesi e ricostruzioni degli inquirenti secondo i quali – oltre alle vittime – in quell’appartamento c’erano solamente i due coniugi. Ad oggi Rosa e Olindo continuano a dirsi innocenti, sperando che la data dell’11 luglio sia per loro una svolta che gli permetterà di avere – spiega Romano in una breve nota diffusa dalla stampa – “un futuro” assieme.