Nella casa di Rosa Bechere, 60enne invalida e sola scomparsa due mesi fa, i carabinieri del Ris hanno trovato nuove tracce di sangue. La loro attività si è svolta dal primo pomeriggio di mercoledì 25 gennaio 2023 sino a sera inoltrata e le macchie ematiche sono state individuate con il luminol sul pavimento dell’abitazione, in diverse zone. Come riporta “La Nuova Sardegna”, esse sono state repertate e saranno analizzate, come già avvenuto in precedenza per quelle rilevate nelle altre due case ispezionate dai Ris e poste sotto sequestro: il tugurio-gattile di via Pietro Aretino, a Olbia, e l’abitazione nelle campagne di Su Canale, a Monti.



Il quotidiano sardo ricorda che la Procura di Tempio ha avviato un’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere (anche rapina e lesioni) e sotto accusa ci sono due persone, Maria Giovanna Meloni (42 anni, di Olbia) e il compagno Giorgio Beccu (49 anni, di Berchidda). Sarebbero due amici (o presunti tali) di Rosa Bechere. I due, sempre secondo l’accusa, avrebbe prima stordito con potenti farmaci e poi ucciso la donna per portarle via i pochi risparmi e le carte postali per accedere al reddito di cittadinanza accreditato sul conto”.



ROSA BECHERE, NUOVI RILIEVI DA PARTE DEI RIS

“La Nuova Sardegna” ha anche riportato che, a tarda sera, dopo aver ispezionato l’appartamento e una cantina, i carabinieri “si sono trasferiti nuovamente in via Pietro Aretino per sequestrare lenzuola e teli riposti in un armadio. Gli accertamenti “proseguiranno questa mattina sull’auto di Rosa Bechere (una Chevrolet Matiz bianca) trovata davanti alla casa della coppia indagata e poi sul chiattino blu di Giorgio Beccu, ormeggiato nella darsena di via Redipuglia, proprio davanti alla casa di via Pietro Aretino”.



Nel mentre, il sostituto procuratore Daniele Rosa, titolare dell’inchiesta, ha disposto l’accertamento sui telefonini sequestrati agli indagati: “Alcuni – si legge nell’articolo – sono nuovi e perfettamente funzionanti, altri vecchi e forse in disuso. Tutti, come una scatola nera, potrebbero contenere elementi utili per la soluzione del giallo”. Il consulente nominato dal magistrato avvierà le verifiche probabilmente tra una settimana.