Rosa Chemical il successo dopo il Festival di Sanremo 2023 con “Made In Italy”
Rosa Chemical dopo il grande successo al Festival di Sanremo 2023 con “Made In Italy” si gode il primo tour dal vivo. Proprio così il giovanissimo cantante si è esibito dal vivo ai Magazzini Generali di Milano registrando il tutto esaurito. Un concerto in cui ha portato sul palco tutti i brani più importanti della sua giovane carriera tra cui naturalmente spunta la hit “Made in Italy” portata in gara a Sanremo 2023. Un brano moderno in cui ha cantato la libertà sessuale senza se e senza me. Alla vigilia del Festival parlando proprio del brano aveva dichiarato: “penso di essere più bravo a lanciare un messaggio. Quello mi interessa, lanciare un messaggio a quanta più gente possibile. Un messaggio di amore, di libertà, uguaglianza e di sessualità”.
La sessualità è da sempre al centro delle canzoni del trapper che ha avuto da ridire proprio sull’educazione sessuale precisando: “se ne fa poca nelle scuole. Mi scrivono tante persone, anche tanti adulti che grazie alla mia musica sono riusciti ad accettare se stessi e magari anche a dire al proprio partner che hanno dei gusti particolari o perversioni, che alla fine sono dentro tutti noi”.
Rosa Chemical e le scuse a Marco Mengoni
Made In Italy di Rosa Chemical è arrivata a Sanremo 2023 con un mare di polemiche. A cominciare da quelle rilanciate dalla deputata di Fratelli d’Italia, Maddalena Morgante, che aveva chiesto la sua esclusione dalla kermesse. Proprio il cantante sul suo brano ha sottolineato: “non nasce per provocare, ma per descrivere quella che per me è una nuova Italia. Un mio nuovo punto di vista che rappresenta anche tanti giovani come me. Non mi sento il portavoce di niente, però racconto quello che vivo io e tanti della mia generazione”.
Parlando sempre di musica, Rosa si è anche scusato con Marco Mengoni citato nel brano “Polka 2” del 2021 in cui cantava “Fan**lo Marco Mengoni (fu*k)””. A distanza di due anni ha deciso di scusarsi: “non lo conoscevo e non lo conosco personalmente. Ho preso lui per riferirmi a un genere musicale che non mi piace, che mi sa un po’ di ‘plastica’” – precisando – “da poco è uscito un disco molto bello, anche con una canzone con Madame che mi è piaciuta molto, così gli ho chiesto scusa. Lo faccio anche adesso: scusa Marco, non volevo. Anzi, in quel momento volevo, è musica ‘urban’, fa parte del gioco. Come fa parte del gioco anche ricredersi”.