Il suicidio di Teodosio Losito è diventato un caso quando Rosalinda Cannavò nella Casa del Grande Fratello Vip ha parlato di una setta che ruoterebbe attorno alla Ares Film arrivando a ipotizzare l’istigazione al suicidio. All’epoca si faceva chiamare ancora Adua Del Vesco, nome d’arte che ha deciso poi di abbandonare proprio durante il reality per ritrovare se stessa. Una rinascita che è legata proprio alle vicende della società cinematografica con cui lavorava. Dalle sue parole è nata l’inchiesta sulla morte dello sceneggiatore.
Se l’accusa di istigazione al suicidio a carico del patron Alberto Tarallo potrebbe essere archiviata, stando alle ultime indiscrezioni trapelate sull’indagine, resterebbero comunque in piedi quelle di falso relativo al testamento e l’inchiesta legata al fallimento della Ares. Nel frattempo, sono emerse le dichiarazioni rese dall’attrice, che il 10 marzo dell’anno scorso davanti al pm Carlo Villani ha ridimensionato i fatti. “Ho dichiarato quelle frasi perché ho degli incubi dovuti al passato”.
ROSALINDA CANNAVÒ “TEODOSIO LOSITO ERA DEPRESSO”
Ma Rosalinda Cannavò ha comunque spiegato alla Procura di Roma cosa le sarebbe successo quando lavorava per la società cinematografica Ares Film. Dalle sue parole emerge quel clima di ‘controllo’ che avrebbe instaurato il produttore Alberto Tarallo e di cui parlano anche Gabriel Garko ed Eva Grimaldi. “Io praticamente non ho vissuto una giovinezza, ho trovato difficoltà a relazionarmi con le persone, quando cercavo di andare in palestra e farmi un giro di amici Alberto mi diceva che tutta questa gente non era gente per me”, ha spiegato l’attrice.
Un incubo che l’avrebbe spinta all’anoressia. “Ho cominciato a soffrire di anoressia in quanto Alberto Tarallo mi diceva di dover dimagrire per poter svolgere il mio lavoro, in quanto era una tipica ragazza mediterranea formosa”. Rosalinda Cannavò, che all’epoca si faceva chiamare Adua Del Vesco, al pm ha aggiunto alcuni particolari sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito: “Era depresso sia per la situazione in cui versava l’Ares ma anche per il suo rapporto con Tarallo”.