Rosalinda Celentano negli studi di Rai del programa Storie Italiane. Una delle due figlie del grande “molleggiato”, ha raccontato la sua rinascita dopo un periodo davvero buio, ai microfoni di Eleonora Daniele. “Sento che stiamo vivendo un genocidio culturale collettivo – spiega l’ospite – e la gente paradossalmente ha più paura dell’amore che di una persona che tira fuori una pistola, e questa cosa mi terrorizza”. Si parla quindi del suo periodo di depressione: “Ne sono uscita, a me piacerebbe vivere di musica, poesia, arte.. quando vedo i ragazzi con i cellulari è una cosa che mi spaventa. Mi è stata vicina in questo periodo l’attrice Erudice Axen, e bisogna sempre ringraziare chi ti abbraccia sinceramente”.
ROSALINDA CELENTANO A STORIE ITALIANE
“La musica è come l’amore – prosegue – non ha bisogno di altre sovrastrutture, ma semmai sono le altre cose che hanno bisogno della musica e dell’amore. La musica è sempre la mia prima grande passione, anche se io dopo Sanremo ho intrapreso altre strade come il cinema e il teatro. L’equilibrio? – prosegue la figlia di Celentano – lo trovo nelle persone che hanno un’anima che è libera e piena di tutte queste cose che stiamo dicendo, di un’anima che non ha paura di abbracciarsi, non si vergogna, non ha pregiudizi, non ha timore del giudizio”. Tocca quindi alla Daniele che spiega: “Io ti definirei una donna libera, una persona forte”. La Celentano ha recitato nel famoso film di Mel Gibson “La passione di cristo”: “Io non dovevo fare quella parte, poi mi hanno convinto ed hanno pensato bene”. Si parla quindi del futuro: “C’è sempre il desiderio di imparare, di fare le cose… ho ripreso a disegnare e a scrivere delle cose molto forti, sono denunce sotto il profilo sociale. Tutte le cose che penso le disegno e le scrivo. Per me è un piacere venire qui – aggiunge e conclude Rosalinda – e te lo dico davvero con il petto, ma lo sanno tutti”.