Rosanna Banfi sulla mamma Lucia: “era una donna piccolina, molto dolce”

Rosanna Banfi, la figlia di Lino Banfi, si è raccontata a cuore aperto in una lunghissima intervista pubblicata da Ansa.it parlando della mamma Lucia, ma anche della malattia. La morte della mamma l’ha profondamente segnata e ricordandola ha detto: “mia madre mi ha accompagnata sempre, era una donna piccolina, molto dolce ma molto, molto tenace”. Poi ha parlato della morte: “io non mi sono accorta che non c’è sinceramente… È una cosa che capita a tutti, lo so, fa parte del cerchio della vita. Ma soprattutto succede, quando una persona è malata per un periodo come la mamma, che negli ultimi anni si è ‘persa’. Però nella sfortuna abbiamo avuto il grande regalo che non è arrivata al punto di non riconoscerci. Quando stava cominciando questa fase della malattia, non riconosceva casa sua”.



Non solo, la figlia di Lino Banfi ha rivelato sulla morte di mamma Lucia: “ooi è subentrato un tumore e in 15 giorni è finito tutto. Deve essere un’esperienza tremenda quella di non essere riconosciuti da un proprio caro, era la mia paura più grande, deve essere una cosa terribile. Sapevo che l’avrei persa, era malata, ma il fatto di andare un giorno a casa e sentirmi dire ‘Tu chi sei?’… Deve essere una cosa brutta”.



Rosanna Banfi e la malattia: “è stata una battaglia dura”

Rosanna Banfi, che tutti abbiamo ammirato durante l’ultima edizione di Ballando con le Stelle, ha dovuto affrontare e sconfiggere anche il cancro. Una lunga malattia che l’attrice, figlia del grandissimo Lino Banfi, ha sconfitto. Proprio parlando della malattia ha dichiarato: “quando mio papà ha parlato per la prima volta in tv del mio cancro al seno avevo 45 anni. Pensa che bello: da quel giorno quanti anni ho guadagnato! Tra pochi giorni compio 60 anni, ho guadagnato un sacco di tempo. Inizialmente è stata una battaglia dura, ma la medicina sta andando molto avanti”.



L’attrice ha poi ricordato quando ha scoperto di avere il cancro: “quando ho avuto la diagnosi ero con mio marito, la prima telefonata è stata per mamma e papà, dicendo tutto. La malattia vera e propria è durata circa un anno e mezzo, poi ti porti dietro tante cose, dolori, capelli persi. Quando ho partecipato per la prima volta, 14 anni fa, a Race for the cure mi sono accorta di non essere sola, che il cancro non era una cosa solo mia, c’erano centinaia di donne come me”.