Chi è Rosanna Bonelli?

Il cast del programma tv “Le ragazze” è pronto a ripartire, sabato 13 aprile, con una nuova stagione tutta al femminile e tra le ospiti della prima puntata c’è la fantina Rosanna Bonelli.

Nata a Siena nel 1934, è stata la prima fantina del Palio di Siena, prima di lei, solo un’altra donna (Virginia Tacci) aveva corso un palio per la Contrada del Drago, ma il suo, a differenza di quello di Rosanna, non era stato riconosciuto tra quelli ufficiali nell’albo delle vittorie del Palio di Siena. Rosanna Bonelli ha ottenuto un titolo molto importante ed è diventata un grande esempio di determinazione, in un periodo storico in cui per le donne era tutto molto difficile da ottenere o quasi “impossibile”. Rosanna sin da piccola amava l’equitazione, figlia di uno scrittore e nipote di Umberto Bonelli, a quel tempo capitano della Contrada della Selva, frequentò sin da piccola la scuola di equitazione di Firenze e negli anni cinquanta iniziò a gareggiare regolarmente in vari concorsi ippici e corse all’ippodromo, eppure, fu anche grazie a “un colpo di fortuna”, se qualche anno dopo si ritrovò a gareggiare al noto Palio di Siena.



Rosanna Bonelli e la corsa per realizzare il suo grande sogno

Rosanna Bonelli, dal 1950 prese parte a molte corse a pelo col soprannome di “Rompicollo”, lei stessa a Siena News, in merito al suo storico soprannome, raccontò: “Da bambina sentivo tutte le musiche di Rompicollo da una delle operette di mio papà, Rompicollo era una che montava a cavallo e che vinceva il Palio e io a 5 anni pensavo ‘Voglio essere Rompicollo’”.



Come dicevamo, fu un evento fortuito a portare la grinta e il talento di Rosanna Bonelli sotto gli occhi di noti personaggi del mestiere ma anche di molti spettatori; nel 1957 la fantina prende parte al film “La ragazza del Palio” e quando la controfigura della protagonista si infortunò, lei, con la complicità del fantino Fernando Leoni, montò a cavallo, fece alcuni giri sul tufo di Piazza del Campo e dopo aver mostrato le sue abilità, venne scelta come sostituta. Grazie a quel film Rosanna Bonelli ebbe l’occasione di trasformare la finzione cinematografica in realtà e di correre il Palio vero. Fu complicato raggiungere il suo obiettivo, lo zio che era una figura influente, cercò di convincere chiunque a non ingaggiare la nipote, temendo per la sua incolumità, nonostante ciò, l’Aquila le offrì la possibilità di correre e lei prese parte a tre prove, vincendone due. In quell’occasione, diedero anche un altro soprannome a Rosanna Bonelli “Diavola” ma ormai per tutti, quella coraggiosa donna era Rompicollo e ancora oggi, lei è rimasta l’unica fantina donna ad aver gareggiato al Palio.