Michele Bravi a bordo di un’auto, Rosanna Colia tornava a casa dopo lavoro. I due sono rimasti tragicamente coinvolti in un incidente stradale in cui la donna è morta, mentre il cantante è entrato in un tunnel da cui è riuscito a uscire solo recentemente. Per la 58enne vittima dell’incidente stradale è stato fatale l’impatto con l’auto guidata dall’artista. Lei era a bordo della sua moto, una delle sue passioni, lui invece aveva appena messo la freccia ed era pronto a entrare appunto nel passo carrabile. Secondo però quanto ricostruito dalle indagini, Bravi era alla guida di un’auto di una società di car sharing e avrebbe effettuato un’inversione vietata in via Chinotto, a Milano, per immettersi nel senso di marcia opposto. In quel momento stava però arrivando Rosanna Colia in sella ad una Kawasaki: non fece in tempo a frenare e si schiantò sulla portiera dell’auto. Il cantante chiamò subito i soccorsi. Trasportata d’urgenza all’ospedale San Carlo, Rosanna Colia morì lì circa un’ora dopo.



ROSANNA COLIA, VITTIMA INCIDENTE MICHELE BRAVI

La difesa ha sempre contestato questa ricostruzione, anche la consulenza cinematica di un ingegnere, secondo cui Michele Bravi avrebbe effettuato quella manovra senza sincerarsi se stesse arrivando qualcuno, mentre avrebbe dovuto guardare in quella direzione prima di girare. Il processo si è concluso poi col patteggiamento. “Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia“, disse Enzo Colia, fratello della vittima dell’incidente stradale, in un’intervista a Libero in cui sfogò tutto il suo dolore. L’uomo raccontò di non provare rancore nei confronti di Michele Bravi, ma sconforto per la morte della sorella. “Noi non chiediamo niente. Non ci interessa se gli danno uno, cinque o vent’anni di galera. Non gli portiamo nemmeno rancore“, aggiunse.



Dopo il clamore per l’incidente stradale, vicenda che si è conclusa col patteggiamento di Michele Bravi, è caduto il silenzio. La famiglia della vittima dell’incidente stradale, Rosanna Colia, non è più tornata a parlare. Per mesi non lo ha fatto anche l’artista, che però ora è riuscito a rompere il silenzio, anche grazie all’aiuto della musica. Un periodo turbolento e doloroso quello che si è messo alle spalle il giovane cantante dopo l’incidente stradale: “Il dolore entra nella tua vita e la straccia… come una malattia… perché è una malattia e a salvarmi non è stata la musica ma la terapia. Il dolore va curato“. La musica non lo ha salvato, ma lo ha aiutato ad attraversare questo periodo buio, a convivere col dolore.

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