Rosanna Lambertucci e Mario Di Cosmo sposi: “Ho faticato a trattenere l’emozione“
77 anni e ancora tanti sogni nel cassetto da realizzare per Rosanna Lambertucci. Uno di questi, in particolare, è stato esaudito pochi giorni fa, il 7 luglio, quando la popolare conduttrice e giornalista è convolata a nozze con l’imprenditore Mario Di Cosmo, al quale è legata da 8 anni. Il settimanale Chi ha pubblicato le immagini più belle del matrimonio e ha intervistato la neo-sposa, raggiante dopo la cerimonia celebrata a Sabaudia, presso il santuario di Santa Maria della Sorresca: “Ho faticato a trattenere l’emozione e guardandolo, mentre era seduto, fiero, accanto a me, ho capito quanto è importante l’ultimo amore. Quello più sicuro, maturo, la meta definitiva“, ha confessato.
Per la Lambertucci è il terzo matrimonio e, forse, il più importante per lei: “Per certi versi è come se mi fossi sposata per la prima volta. Sono passati così tanti anni che non ricordavo niente, poi, nei matrimoni passati, non ero così emotiva come oggi“.
Rosanna Lambertucci e Mario Di Cosmo: il ricevimento a Palazzo Brancaccio
La celebrazione del matrimonio tra Rosanna Lambertucci e Mario Di Cosmo è avvenuta presso la Chiesa, per poi spostarsi a Palazzo Brancaccio dove hanno dato vita ad un ricevimento da favola, con circa 300 invitati: “Intima è stata la cerimonia, anche perché la Chiesa dove ci siamo scambiati fede e promesse è davvero piccola. La serata, invece, abbiamo voluto trascorrerla con gli amici più cari. Siamo adulti, conosciamo tantissime persone e la cosa bella è che siamo, entrambi, tanto amati. Mario, poi, riceve dei messaggi commoventi che ripetono, in qualche modo, tutti la stessa cosa. Inutile girarci intorno: è un uomo speciale. La mia felicità, oggi, è nei suoi occhi“.
Il sogno d’amore di Rosanna Lambertucci è ora esaudito e, tra le promesse scambiatesi all’altare, ce n’è una in particolare che sta a cuore alla conduttrice: “Gli ho chiesto di non andare mai a dormire senza salutarci con un bacio. Qualunque cosa accada dovrà essere sempre meno importante di quel che siamo e del nostro equilibrio“.