Rosanna Marani è senza dubbio il volto femminile per eccellenza del giornalismo sportivo in Italia, essendo la prima donna ad aver scritto per la rosea. Una storia di grande abnegazione e di talento quella realizzata da Rosanna, che cinquant’anni fa irruppe su un ‘campo da gioco’ solitamente prediletto dagli uomini, con uno stile unico e inconfondibile. “Io sono nata determinata”, racconta orgogliosa in una bella intervista riportata dal quotidiano online il Difforme.



“Non sono una persona che accetta i no. Non mi piace sentirmi dire che non posso fare la giornalista sportiva donna alla Gazzetta dello sport. Quella è stata la molla che mi ha spinto verso l’alto”, spiega ancora Rosanna, che infatti negli anni è diventata una firma di punta della rosea, raccontando il calcio e lo sport dal suo punto di vista. Un volo che Rosanna Marani ha compiuto innanzitutto per se stessa, ma che ha aperto la strada ad altre colleghe altrettanto brave e meritevoli nel corso degli anni.



Chi è Rosanna Marani, la svolta nel giornalismo con l’intervista a Gianni Rivera

Era il 1973 quando Rosanna Marani riuscì ad intervistare Gianni Rivera, rompendo il silenzio che il calciatore osservava da sei mesi. Fu un vero e proprio “colpo” che le aprì le porte de La Gazzetta dello Sport e che le diede credibilità. Un grande successo per la giornalista, che oggi rivendica con orgoglio di essere stata la prima donna in Italia ad occuparsi di sport.

Come dicevamo, il traguardo raggiunto da Rosanna ha aperto la strada a tantissime altre donne, che dopo di lei sono riuscite a coronare il sogno del giornalismo sportivo. Oggi tutto questo può apparire normale e scontato, ma una come Rosanna è ben consapevole di aver dovuto fare molto di più per conquistarsi il suo spazio. E’ stata straordinaria, un esempio e simbolo di ispirazione per tante colleghe.