Rosaria Testa, nonna di Elena Del Pozzo, bambina di soli cinque anni uccisa dalla madre Martina Patti (rea confessa, ndr), è stata intervistata dai colleghi della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. La donna, comprensibilmente provata per la tragedia familiare che lei e i suoi cari si sono improvvisamente trovati costretti a fronteggiare, ha dichiarato: “Mia nipote era una bambina meravigliosa, speciale. Era di una dolcezza particolare, era buona e affettuosa. A cinque anni parlava, scriveva, sapeva fare i conti. Era di un’intelligenza particolare, per me era una luce questa bambina”.



Poi, il racconto della signora Rosaria si è fatto più cupo e – senza comunque mai dimenticare di citare ad ogni frase la piccola Elena Del Pozzo, si è incentrato sul rapporto tra suo figlio Alessandro e la mamma della piccola: “Loro erano separati e Martina diceva che la figlia doveva stare con lei – ha spiegato nonna Rosaria –. Aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Mio figlio Alessandro le parlava sempre con calma, perché per noi Elena era importante e lui lo sapeva. Non volevo andare da un giudice, ci faceva paura, volevamo lasciare le cose così com’erano e prenderci cura di Elena”.



ROSARIA TESTA, NONNA DI ELENA DEL POZZO: “COME SI PUÒ ARRIVARE A PENSARE CHE UNA MADRE UCCIDA LA PROPRIA FIGLIA?”

Nel prosieguo dell’intervento davanti alle telecamere di “Quarto Grado”, Rosaria Testa ha detto: “Martina si era rifatta una vita e non era la prima volta, tra l’altro. Poi mio figlio Alessandro per un periodo è andato in Germania da un amico, dove ha conosciuto una ragazza che era un amore. Tuttavia, noi non avevamo pensato neanche per un minuto che Martina potesse arrivare a tanto, anche se l’avevamo vista un anno fa che picchiava la bambina. Le aveva alzato le mani, se non gliela toglievamo la ammazzava dalla furia che aveva”.



La notizia del ritrovamento del corpicino di sua nipote Elena Del Pozzo è arrivata nel peggiore dei modi alla signora Rosaria: “L’ho saputo da un gruppo WhatsApp… Noi non credevamo assolutamente che potesse essere stata Martina. Lei era molto affettuosa con la bambina, poi improvvisamente, in alcuni momenti, diventava strana. Come si può pensare che una madre ammazzi la propria figlia?”.