Rosario Curcio si è suicidato nel carcere di Opera, dove era detenuto per l’omicidio di Lea Garofalo. Il killer della ’ndrangheta stava scontando una condanna all’ergastolo per avere ucciso il 24 novembre del 2009 la testimone di giustizia. Un delitto che sconvolse l’opinione pubblica, in quanto la donna fu fatta a pezzi e quindi bruciata. Il Comune di Camellino, frazione di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, tuttavia, evidentemente non è rimasto segnato dal caso in questione.
Nelle strade della cittadina, infatti, come riportato dal Messaggero, nei giorni scorsi è apparso un necrologio choc in cui il sindaco Simone Saporito e l’amministrazione comunale hanno affermano di “partecipare” al dolore che ha colpito la famiglia di Rosario Curcio per la perdita del “caro” congiunto. La foto del manifesto è stata diffusa sui social network e ha scatenato la polemica in tutta Italia. Le critiche sono arrivate anche dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto e dalla sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
Rosario Curcio si suicida: il necrologio choc crea scalpore
Il presidente della Regione Roberto Occhiuto non ha esitato a condannare il Comune di Petilia Policastro per il necrologio choc dedicato a Rosario Curcio. “È un’iniziativa indecente. Le istituzioni non devono dimenticare, la ‘ndrangheta va sempre isolata”, ha affermato. È della stessa idea anche il segretario di federazione del Pd di Crotone Leo Barberio: “La provincia di Crotone non merita amministratori che gettano discredito sull’intera Regione”, ha detto. Non è mancata anche la critica di Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno: “La mafia vive di simboli. I manifesti funebri rappresentano un inchino delle istituzioni alla memoria di Curcio”.
Il sindaco Simone Saporito ha provato a placare la polemica, facendo sapere in un video pubblicato su Facebook di avere contattato la famiglia di Lea Garofalo per esprimere il proprio dispiacere per quanto è accaduto. “Prendiamo le distanze. Ci fa schifo la mafia ed il crimine organizzato in ogni sua forma”, ha concluso.