La commemorazione di Rosario Livatino, il giudice assassinato dalla Stidda il 21 settembre 1990 all’età di 38 anni e divenuto “beato” per la Chiesa, si stanno svolgendo in queste ore in Sicilia, dove è arrivato in visita una delegazione del Consiglio superiore della magistratura (Csm). Essa è composta dal vicepresidente Fabio Pinelli, dai consiglieri Enrico Aimi, Marco Bisogni, Felice Giuffrè, Antonino Laganà, Rosanna Natoli, dal segretario generale Alfredo Pompeo Viola e dal consigliere giuridico del vicepresidente Andrea Apollonio.



I membri hanno visitato i luoghi della memoria del magistrato: dalla stele intitolata alla sua memoria sulla strada statale 640 di Contrada Gasena agli uffici giudiziari di Agrigento, Caltanissetta, Gela e Catania. “È un grande onore per noi del Consiglio superiore della magistratura essere qui, con tutti i consiglieri, per ricordare la figura di una persona straordinaria che si è sacrificata per il Paese e che è entrata nella storia per la sua grande dedizione e disponibilità al sacrificio, fino alla morte. È un esempio di magistrato che va ricordato”, ha affermato come riportato dal Grandangolo di Agrigento il vicepresidente Fabio Pinelli.



Rosario Livatino, oggi la commemorazione: il ricordo del giudice

Anche la Premier Giorgia Meloni ha voluto partecipare alla commemorazione del giudice Rosario Livatino elogiando a distanza la sua figura. “Nel giorno del 33° anniversario dalla barbara e vile uccisione del giudice Rosario Livatino per mano della mafia, desidero ricordare un grande servitore dello Stato e un uomo di profonda fede che ha dedicato la sua intera vita nel combattere la criminalità organizzata e il malaffare. Il suo coraggio e le sue azioni sono d’esempio per noi, per proseguire nel cammino intrapreso da eroi come lui, verso la legalità e la ricerca di giustizia. L’Italia non dimentica il suo sacrificio”, ha scritto in un post.



“Simbolo di coraggio e determinazione nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo esempio continua a ispirarci oggi. La sua memoria vive attraverso l’impegno per un’Italia più giusta e sicura”, così invece lo ha ricordato il Ministro della Difesa Guido Crosetto.