A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di giovedì 15 dicembre 2022, si è tornati a parlare dell’omicidio di Rosina Carsetti. La donna, 78 anni, si era rivolta a un centro anti-violenza il 19 dicembre 2020 e un appuntamento le era stato dato il 27 dicembre. Quel giorno, però, lei non era più viva. Rosina Carsetti, infatti, è stata uccisa per soffocamento – secondo l’accusa – dai suoi familiari: si tratta del nipote Enea Simonetti, ritenuto esecutore materiale, la figlia Arianna Orazi (regista dell’omicidio) e il vedovo Enrico Orazi, presente durante il delitto.
Il padre di Enea Simonetti, nipote di Rosina Carsetti, ha commentato: “Oggi, visto che è attesa la sentenza, è un giorno particolare per lui e per chi sta fuori. Io ho avuto modo di incontrare mio figlio, di starci insieme quattro ore, anche ieri. Lui è molto sereno, chiaramente si aspetta di tutto. Mi ha detto sempre che lui non era presente in casa al momento del delitto. Aspettiamo questo giudizio e vediamo cosa accadrà”.
ROSINA CARSETTI, PADRE DEL NIPOTE ENEA SIMONETTI: “LA MADRE È MORBOSA, L’HA PORTATO FUORI STRADA”
Il genitore di Enea Simonetti, nel prosieguo dell’intervista, ha asserito: “Io ero stato allontanato da mio figlio da parte della madre, non ho mai potuto viverlo. Sapevo che queste due persone l’avrebbero portato sulla cattiva strada. Purtroppo è successa una cosa bruttissima, in cui lui si trova coinvolto. Non so se sia stato l’artefice dell’omicidio di Rosina Carsetti, ma non penso”.
L’uomo, in conclusione, ha evidenziato: “Ritengo Enea un ragazzo responsabile della sua vita, solo che la madre gli stava sempre addosso, era morbosa e apprensiva. Questo lo ha portato fuori strada. Io farò di tutto per stargli vicino, recuperare gli anni persi: la vita per me in questi due anni è cambiata tantissimo, moralmente sono a terra. Ho cambiato abitazione, sono tornato al mio paese, ma ho sempre i fari puntati addosso. Se mio figlio esce, viene a casa nostra e poi vediamo”.