A Storie Italiane le ultime novità in merito alle indagini circa la morte di Rosina Carsetti, la povera 78enne massacrata e uccisa la Vigilia di Natale 2020. Il programma di Rai Uno è riuscito ad intervistare brevemente l’avvocato di Arianna Orazi e del figlio Enea, entrambi in carcere con l’accusa di omicidio: “Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche questa volta – le parole del legale – abbiamo tre faldoni da analizzare, quindi li vogliamo analizzare e poi parleremo con calma. Enrico voleva sapere come stava la figlia – ha proseguito il legale in merito alla presenza in carcere di Enrico Orazi, marito della signora Rosina – e come stava il nipote, una situazione normale, al di là di tutto ci sono dei rapporti interpersonali”.



Enrico è stato avvicinato da Vittorio Introcaso, l’inviato di Storie Italiane: “Ora te lo butto via, non voglio sentire nulla – ha replicato stizzito il signor Enrico alle domande del giornalista – Cosa stai dicendo, ma chi ha detto niente? Sono balle, c’è tanta confusione, io voglio vedere solo mia figlia e basta, non voglio che mi state attorno, la finisci? Se no te la rompo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ROSINA CARSETTI, TELEFONATA CHOC: “ENEA SPACCA TUTTO”. IN CARCERE FIGLIA E NIPOTE

A Storie Italiane si torna a trattare il caso di Rosina Carsetti, la 78enne uccisa la notte della vigilia di Natale, lo scorso 24 dicembre, in quel di Montecassiano, in provincia di Macerata. Il programma di Rai Uno condotto da Eleonora Daniele ha mandato in onda una telefonata risalente allo scorso mese di dicembre, in cui la stessa Rosina Carsetti chiede aiuto ai carabinieri: “Mio nipote è impazzito – le parole della donna – sta rompendo tutto, potete intervenire. Chiamo da Montecassiano, via Sandro Pertini numero 31 per favore ho paura, mi chiamo Orazi Rosa – ha proseguito – è mio nipote, ha rotto le sedie, vuole mettermi le mani addosso, già una volta ci ha provato, non c’è alcun motivo. Perchè lo fa? E’ la cattiveria, non soffre di nulla non è pazzo, io ho paura anche perchè bello è grande e grosso, io ho 78 anni se potete intervenire per favore e farlo rinsavire un po’”. Il carabinieri replica dicendo che avrebbe mandato qualcuno a casa.



ROSINA CARSETTI, PER LA PROCURA POSSIBILE PREMEDITAZIONE

La svolta si è avuta a fine settimana scorsa, quando la figlia di Rosina Carsetti, Arianna, e il nipote Enea, sono stati arrestati con le accuse gravissime di omicidio pluriaggravato. Ma c’è di più perchè secondo la Procura locale, come riferito dall’inviato di Storie Italiane, Vittorio Introcaso, vi sarebbe la possibilità di una premeditazione, un piano concepito e poi portato a termine in famiglia. La mente sarebbe stata Arianna, mentre Enea, il figlio e nipote della vittima, sarebbe colui che avrebbe materialmente compiuto il delitto, soffocando con le proprie mani la nonna e rompendogli 14 costole. Infine la posizione del marito della donna, il signor Enrico, che non avrebbe partecipato attivamente all’omicidio, ma che avrebbe però taciuto e lasciato fare i suoi famigliari. Numerosi i passi falsi commessi in queste ultime settimane dai tre, come emerso da numerose intercettazioni al vaglio degli inquirenti. “Dalle indagini sono emersi aspetti di premeditazione – le parole del tenete colonnello dei carabinieri, Nicola Candido – difficoltà di convivenza, ed aspetti di carattere economico. Lei viveva di una sorta di paghetta quotidiana elargita dal marito; era abituata ad avere una certa autonomia ed è stata compressa dall’arrivo della figlia e del nipote. Difficoltà di convivenza ma anche risvolti di carattere economico non irrilevanti: la casa è stata ceduta al 50% al figlio in cambio della possibilità di usare un’auto che poi le è stata tolta”.