IL PROGETTO BILINGUE DEL ROSMINI INTERNATIONAL CAMPUS SI ALLARGA ANCHE A PRIMARIA E MEDIE
Apre a Domodossola la prima scuola bilingue presso il Rosmini International Campus: proseguendo l’attuazione del progetto in continuità con la comunità locale, si allarga sempre più l’area di intervento dell’agenzia educativo-didattica in grado di intercettare le sempre crescenti esigenze di innovazione e di condivisione relative alla crescita dei ragazzi. Dopo aver inaugurato nel 2010 l liceo artistico con gli indirizzi di grafica ed audiovisivo-multimediale, negli ultimi anni il Rosmini International Campus ha ampliato sempre più l’offerta didattica, dal campus residenziale fino alla novità per l’anno 2024-2025 con le scuole primarie e medie che entrano ufficialmente nel Cambridge International Education, dipartimento della University of Cambridge.
Dopo una lunga fase di preparazione secondo standard qualitativi richiesti da Cambridge, il Rosmini International Campus comincia il percorso bilingue in piena continuità con i valori canonici rosmiani garantendo agli studenti «un potenziamento effettivo dell’offerta formativa che diventa da ora internazionale e bilingue proprio a partire dai piccoli della Primaria». Sono già più di 10mila le scuole presenti in 160 Paesi sorte all’interno del sistema Cambridge International Education e ora anche il Rosmini di Domodossola apre alla possibilità di fornire sempre più strumenti per i ragazzi in grado di affacciarsi nel mondo moderno in continua evoluzione.
IL RETTORE TERUZZI: “TUTTO NASCE DAL PRINCIPIO ROSMINIANO DELLA CONOSCENZA AMATIVA”
Per il Rosmini International Campus il progetto in coabitazione con Cambridge è un’ulteriore crescita del percorso già iniziato negli scorsi anni: un progetto a cui si è lavorato tanto e che di fatto cambia il volto delle scuole del Rosmini di Domodossola, addirittura potendo incarnare un modello trasferibile anche in altre realtà educative.
«Siamo davvero orgogliosi di presentare questo progetto e del riconoscimento di questo step iniziale. In linea con Cambridge riteniamo che l’istruzione funzioni meglio quando curriculum, insegnamento e apprendimento, risorse e valutazioni siano strettamente allineati per incoraggiare la crescita e il benessere personale dei nostri ragazzi», spiega il rettore del Rosmini International Campus, Carlo Teruzzi, convinto che la marcia in più offerta agli studenti «favorirà non solo il loro lavoro di apprendimento nei gradi scolastici successivi ma anche e soprattutto la loro capacità di inserirsi nel mondo di oggi in cui risulta fondamentale l’apertura verso le altre culture, la comprensione delle diverse realtà e sicuramente la capacità di comunicare attraverso la conoscenza indispensabile della lingua inglese». Già da quest’anno sono partiti gli insegnamenti dei docenti madrelingua nella scuola primaria (le elementari, ndr), anche con le modalità di co-teaching affianco alle maestre italiane: materie già studiate quest’anno sono “English as a second language” e “Global Perspective”, con progetti in avvio anche per scienza e arte. Continua poi il lavoro di formazione delle maestre tanto sulla lingua quanto sul metodo “Cambridge, formazione in lingua”.
L’apertura del bilingue per medie e primarie prevede 200 ore annuali di apprendimento in inglese con docenti madrelingua, oltre alla competenza linguistica al top anche per gli insegnanti italiani: previsti poi laboratori CLIL, il tutto con la possibilità per le famiglie di accedere ai contributi del Voucher scuola regionale. Il progetto Cambridge non è però l’unico che porta alla internazionalizzazione del Rosmini: vi sono infatti da quest’anno i licei che possono usufruire dell’opzione doppio diploma. Di fatto, tramite una Convenzione del Rosmini International Campus, è possibile concludere gli studi perseguendo, oltre alla maturità italiana il diploma di High school americana ottenuto attraverso un percorso nella sola lingua Inglese con docenti della Mater Academy High School di Miami. A commento dei nuovi progetti del Rosmini, il rettore Teruzzi ricorda come tutto questo «nasce come piena attuazione dello straordinario principio rosminiano della “conoscenza amativa”, secondo il quale, se da un lato la conoscenza porta uno spalancamento del cuore sulla realtà, l’amore per questa rende il nostro conoscere sempre più vivo e costruttivo».