È morta Rossana Di Lorenzo, sorella di Maurizio Arena e zia di Pino Insegno. Proprio quest’ultimo ha dato la triste notizia. L’attrice è morta il 13 agosto nella sua casa romana. Non sono al momento note le cause del decesso della donna, che aveva 84 anni. Il suo nome è legato in particolare al ruolo della moglie di Alberto Sordi nell’episodio “La camera” nel film “Le coppie”, per il quale fu candidata come migliore attrice non protagonista ai Nastri d’Argento nel 1971, e nel film “Il comune senso del pudore”, diretto anche questo dall’attore.



Ma Rossana Di Lorenzo ha preso parte anche a “Vacanze di Natale” di Carlo Vanzina. Inoltre, ha recitato in altre commedie come “Il presidente del Borgorosso Football Club”, “Permettete signora che ami vostra figlia?”, “Cuori nella tormenta”, “L’assassino è quello con le scarpe gialle”, “Letti selvaggi”. Rossana Di Lorenzo ha preso parte però anche a film drammatici come “L’eredità Ferramonti” o in “Ballando ballando” di Ettore Scola grazie al quale nel 1983-84 ottenne una candidatura ai David come migliore attrice non protagonista.



ROSSANA DI LORENZO E LA CHIAMATA DI SORDI

Anni fa in un’intervista a Tv2000 Rossana Di Lorenzo raccontò le origini della sua carriera nel cinema. “Nel 1970 un collaboratore di Sordi, che abitava vicino casa, mi chiamò per dirmi che dovevo parlare con lui. Ma che gli dovevo dire? Mio fratello faceva cinema, io avevo un negozio di fiori. Pensavo fosse una cosa burlesca, quindi per non farmi prendere in giro, gli dissi di chiamarmi il giorno dopo alle due. Invece fu preciso e risposi, riconobbi Alberto dalla risata“, raccontò l’attrice.

In quell’occasione Rossana Di Lorenzo parlò anche del fratello Maurizio Arena: “È bello mio fratello, tutte le cose brutte le hanno date a me… Siamo un po’ simili come carattere, ma lui era molto più ingenuo di me“. A proposito del nipote Gianmaurizio, chiarì che dopo la morte del fratello il loro legame è cresciuto, tanto da considerarlo più di un nipote, quasi un figlio (mentre Pino Insegno è figlio della sorella). Non mancarono le curiosità: “Le mie amiche mi chiamavano ‘sora Garbatella perché so’ grezza“.