Rossella Brescia, artista poliedrica ballerina e presentatrice, è stata intervistata questa mattina negli studi del programma di Rai Uno, Weekly. Ha esordito soffermandosi in particolare sull’importanza della passione: “Se non c’è la passione non si può fare questo lavoro, da bimba mi è sempre piaciuto il mondo dello spettacolo, non solo la danza, ero curiosa e quindi cercavo di provare tutto, canto, recitazione e questo me lo son portato dietro, questa passione è il fuoco che ti accende e ti fa andare avanti”.
Ma come nacque la passione per la danza? “Stavo vedendo un programma Rai in tv, Maratona d’estate di Vittorio Ottolenghi, prima non c’era Youtube, vidi il mio primo balletto in tv, vidi Alessandra Ferri e dissi che volevo fare danza. Da lì è partito tutto, mi sono messa a insistere con i genitori. Io facevo i manifesti con Giselle e avevo scritto Rossello Brescia in grande e poi Carla Fracci in piccolo, va bhe”.
ROSSELLA BRESCIA: “I MIEI VIAGGI IN TRENO DI 4 ORE…”
Rossella Brescia ha ricordato proprio Carla Fracci: “Ho ballato con lei al teatro di Palermo ed è stata un’esperienza bellissima lavorare con lei”. La ballerina ha ricordato i suoi sacrifici da giovane: “Facevo 4 ore in treno fino a Bari centrale per andare a studiare danza, quel tempo mi passava perchè nella mia testa c’era sempre il sogno, tante cose che volevo fare e poi leggevo. Erano treni in legno, non c’erano i cellulari, ma quel tempo mi passava”.
E ancora: “Tante volte sono tornata a casa delusa, audizioni andate a male, dobbiamo dirlo ai ragazzi che molte volte vi diranno di noi, a volte non te lo dicono nemmeno il “no”, che è ancora peggio. Ma dopo la delusione devi ricominciare e rimetterti in moto, ma se tu hai quella grande passione per forza devi ricominciare perchè è troppo forte”. Rossella Brescia è sempre stata molto ironica: “Io scherzavo a casa e lo faccio anche in radio e mi diverto tantissimo tutte le mattine”.