È un mistero ancora da chiarire quello che avvolge la morte di Rossella Cominotti, la 53enne trovata senza vita in un hotel dello Spezzino e, secondo la ricostruzione degli inquirenti, uccisa dal marito Alfredo Zenucchi. L’uomo, 57 anni, è stato trovato dopo diverse ore e avrebbe ammesso di aver agito nel contesto di un’idea di suicidio di coppia condivisa con la moglie, ma non ci sarebbero, per ora, elementi utili a supportare la sua versione della storia. La famiglia della vittima non crede a questo scenario e la zia di Rossella Cominotti ha espresso le sue perplessità ai microfoni di Ore 14 ipotizzando che l’indagato possa aver trascinato la vittima “nel suo mondo”.



Mia nipote era una brava ragazza, ero molto attaccata a lei. Anche io mi sono stupita di tutto questo, purtroppo soffriva di anoressia, questo ormai da una vita, ma lei ha sempre lavorato e mi domandavo come facesse perché sarà stata 40 chili sì e no, era stata ricoverata. Non ha mai superato questo problema. Se volessero suicidarsi entrambi? Non sono una detective, però secondo me questa cosa non sta in piedi. Rossella non mi ha mai raccontato nulla del matrimonio né del marito, io di Alfredo conosco solo il nome. Non ho mai sentito mia nipote parlare di cose sataniche, non vorrei che magari lui l’avesse portata nel suo mondo…“. La zia di Rossella Cominotti ha dichiarato di aver sentito la 53enne per l’ultima volta il 27 novembre scorso, in occasione del compleanno. “Da quando si è sposata non era più la stessa di prima, l’ho trovata più distaccata da me. Io ho attribuito la cosa ai suoi impegni, lavoro, casa…“.



Rossella Cominotti uccisa in hotel: la versione del marito e la ricostruzione finora emersa

Al momento, dopo l’arresto di Alfredo Zenucchi e il primo interrogatorio in cui avrebbe ammesso di aver colpito la moglie, manca un movente per inquadrare la drammatica vicenda di Rossella Cominotti. Secondo quanto confessato dal 57enne, riporta Ansa, i due avrebbero deciso di suicidarsi ma lui, dopo aver tagliato la gola alla donna ed esserle rimasto accanto mentre moriva dissanguata, non avrebbe avuto il coraggio di togliersi la vita e portare a termine il presunto comune proposito di morte.

Il corpo di Rossella Cominotti è stato trovato da un’addetta delle pulizie dell’albergo e, secondo la ricostruzione, il decesso sarebbe avvenuto mercoledì scorso intorno alle 22:30. Zenucchi si sarebbe allontanato dalla struttura venerdì mattina dopo aver vegliato il cadavere per circa 36 ore. Stando a quanto emerso finora, il 57enne avrebbe assistito all’agonia della moglie per circa 3 ore dopo averla ferita al collo. Nella stanza sarebbe stata trovata una lettera che risulterebbe, in prima battuta, firmata da entrambi. La missiva confermerebbe la volontà del suicidio, ma non è chiaro se sia stata scritta sotto minaccia. All’iniziale ipotesi di un tessuto di difficoltà economiche dietro il dramma sarebbe seguita la constatazione dell’assenza di riscontri su un presunto movente economico: l’avvocato di Alfredo Zenucchi, Alberto Rimmaudo, avrebbe precisato che “l’edicola gestita dai due coniugi non andava bene ma non erano oppressi dai debiti, né a questioni sentimentali, di gelosia“. Al momento Zenucchi non avrebbe fornito elementi utili a focalizzare un movente dietro la presunta ideazione di un suicidio di coppia. Rossella Cominotti sarebbe stata colpita alla gola con la lama di un rasoio e, secondo quanto riferito dal legale del marito, Zenucchi avrebbe ferite da taglio ai polsi compatibili con un tentativo di suicidio, e altre due al collo che gli sarebbero state inferte dalla moglie quando, il 3 dicembre scorso, avrebbero tentato una prima volta di portare a termine il loro presunto piano.